Lunedì, 15 Febbraio 2016 NazionaliIl Tar del Lazio rende giustizia agli Ispettori apicali della Polizia di StatoOra possono diventare Commissari del ruolo direttivo specialeDopo 21 anni di omissioni ed elusioni della Legge da parte del Ministero dell'Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, una prima parte degli Ispettori apicali di tutta Italia, entro 90 giorni, dovrebbero essere finalmente scrutinati per diventare Commissari del ruolo direttivo speciale della Polizia di Stato istituito dal dPR 334/2000 ma ad oggi mai costituito. Adesso, finalmente, grazie ad una sentenza storica della Sezione 1^ ter del Tar del Lazio in data 2.2.2016 (presidente Antonino Savio Amodeo), è stato accolto il ricorso collettivo presentato dall'avvocato Pietro CELLI di Firenze, su commissione del Cotipol Comitato di tutela per gli ispettori di Polizia Presieduto dal dr Gaetano Barrella e che rappresenta quasi tutti, oltre 1600, gli aventi diritto e cioè quei poliziotti che in qualità di responsabili di uffici delle Squadre Mobili, delle Digos, della Polizia Stradale, della Polfer, delle Telecomunicazioni, dopo oltre 20 anni, potranno finalmente vedersi riconosciuto un diritto derivante da una legge, tuttora vigente ma mai applicata. Con questa sentenza, la giustizia, almeno quella amministrativa, vuole porre la parola fine alla disapplicazione di una Legge che incredibilmente durava dal 1995, anno in cui fu varato il D.L. 197/1995 cosiddetto riordino delle carriere delle forze di polizia – che provocò la retrocessione degli ‘ispettori’ della polizia di Stato al ruolo di sottufficiale dei Carabinieri e della Finanza, rispetto a cui - come previsto dalla Legge 121/’81 – sino ad allora, erano sovraordinati sia economicamente che gerarchicamente. Tale stortura normativa, fu rivendicata già dall’allora Ministro della Funzione Pubblica FRATTINI che nel suo intervento, in audizione presso le apposite commissioni Parlamentari, riferì che per sanare tale stortura, era già stato previsto un apposito provvedimento. Nel 2000 finalmente arrivò il provvedimento con un d.P.R., il 334/2000 che istituì il ruolo direttivo speciale riservato a quegli ispettori retrocessi. Nonostante ciò, tale Legge viene incredibilmente inapplicata dal Ministero dell’interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza per ulteriori 5 anni. Nel 2006, con la finanziaria Prodi, l’articolo 24 del dPR 334/2000 fu poi sospeso per quello che venne definito un immediato, riordino delle carriere finalizzato a sanare le sperequazioni createsi tra le forze di Polizia ma, nonostante siano passati altri 11 anni, ad oggi non si è ancora fatto nulla. Per impedire che tali iniquità si protraggano ancora nel tempo, purtroppo è stato necessario l’intervento della Giustizia Amministrativa a cui lo Stato, che dovrebbe essere il primo ad osservare le leggi che promulga, dovrà, adesso, finalmente adeguarsi. Resta una grande amarezza perché oramai i danni ultra ventennali, arrecati a questi professionisti della sicurezza, potranno essere sanati solo in parte. |