Sabato, 6 Febbraio 2016 Vasto

Un gazebo di troppo frequentato da tanti giovani

Per assurdo dovra essere demolito

Riceviamo e pubblichiamo la cortese nota inviataci dal Sig. Salvatore Tedesco

 

Gentilissimo Direttore,

in merito al vs. articolo pubblicato in data 2/2/2016 dal titolo “Gazebo abusivo, il bar deve demolirlo” Le invio alcune serene precisazioni.

Senza nascondere un po’ di curiosità e di stupore circa l’interesse del vostro giornale alla notizia, Le scrivo con l’intenzione di precisare alcuni aspetti del procedimento amministrativo che ha interessato l’attività da me gestita ovvero il “Bau Bar Vasto”.

Nell’articolo si fa riferimento all’ordinanza comunale che prevede, giustamente, la rimozione di una canna fumaria situata nel retro del locale e di un gazebo allestito all’ingresso dello stesso poiché difformi dalla normativa vigente.

Tengo a precisare che quasi quattro anni fa consegnai agli uffici competenti un progetto per la realizzazione di un dehors esterno che andava a sostituire il gazebo in questione, da me trovato già allestito lungo Via Adriatica dalla precedente gestione dell’attività, e che cercava di armonizzare la mia idea di locale con la bellezza di questa veduta del Golfo di Vasto.
Purtroppo quel progetto venne rifiutato ed io rinunciai a portare avanti un’ulteriore intervento, rassegnandomi all’idea (a mio parere non diffusa tra i vastesi) che non si possono installare strutture ricettive innovative e giovanili.

Diversa è la questione inerente la canna fumaria che, invece, è stata installata l’anno scorso a seguito di un progetto di riqualificazione del locale curato per me da un architetto di fiducia nella totale garanzia di una piena aderenza al regolamento previsto. Qui la nostra buona fede non è bastata e stiamo immediatamente provvedendo a rimediare all’errore commesso, senza nessuna intenzione polemica verso chiunque.

Pertanto, data la rilevanza della notizia approfitto di questa lettera per invitare tutta la cittadinanza ad un ultimo brindisi prima della demolizione del gazebo.

Cordiali saluti,

Salvatore Tedesco