Lunedì, 11 Agosto 2014 Vasto

Il maestro di Judo Giovanni Maddaloni ospite nella Casa Circondariale di Vasto

Promotore di diverse iniziative di cui il valore dello sport viene esaltato nella sua valenza educativa

In data 18 agosto 2014 alla ore 16,30  la Casa di Lavoro di Vasto ospiterà il maestro di Judo Giovanni Maddaloni alla cui vita è avvenimenti particolari  si è ispirata anche  la Fiction televisiva,  “L’oro di Scampia”.

Nato a Napoli nel settembre del 1956 Giovanni, detto Gianni, si afferma come  atleta di Judo raggiungendo, in giovanissima età, brillantissimi risultati sportivi. Nel 1982 diventa tecnico diffondendo i suoi insegnamenti all’interno di diverse società della Regione campana  riuscendo ad ottenere risultati sportivi di successo con la categoria esordienti.

Dal 1993 fino al 2003 assume la carica di Direttore Tecnico Regionale, fino al 2005 quando viene eletto  consigliere sportivo della Nazionale maggiore.

 Il maestro Gianni  avrà, in seguito,  la capacità di coinvolgere nella sua passione per lo sport  anche i propri figli Giuseppe, Laura e Marco. Tutti  contribuiranno a  renderlo  orgoglioso ottenendo successi di rilievo anche  in campo internazionale.  

Si ricorderà  la medaglia d’oro che il figlio Pino ha conquistato  nelle olimpiadi di Sidney nel 2000.

Il  maestro,  però,  al di la dei successi sportivi,  realizza un progetto ancora  più ambizioso e significativo dal punto di vista umano. Fondare una associazione sportiva in un quartiere difficile di Napoli come Scampia,  sobborgo,  noto come luogo simbolo di micro e macro criminalità.

Nel 2005, a Scampia,  è stata inaugurata la “Piazzetta dello Sport”, un centro che oggi accoglie anche bambini diversamente abili e non vedenti. Tra i più nobili obiettivi, il progetto ha,  nella sua finalità  quello  di allontanare i giovani da ambienti delinquenziali  avvicinandoli alla pratica sportiva  favorendo,  di conseguenza,   un percorso di inserimento sociale lontano da logiche devianti.

Gianni Maddaloni, ha, di fatto,  esaltato  le risorse in un territorio ed in un quartiere a rischio  utilizzando il Judo come un canale  privilegiato per costruire  identità e dignità della persona.

L’iniziativa,  nasce grazie  all’impulso dell’insegnante tecnico di Judo Aniello Vastola,  cintura nera secondo DAN, insegnante tecnico delle associazione sportive locali  gemellate con la “Star Judo Club di Gianni Maddaloni” che ha proposto l’evento.