La tappa di Eurolague di Terracina ha dimostrato ancora una volta che il Beach Soccer non è solo uno sport finalizzato alla classifica ma è anche un momento di festa in cui agonismo, spettacolo e atmosfera estiva si fondono in un’unica disciplina sportiva. L’Italia ha rappresentato al meglio questa filosofia giocando non solo per il risultato ma anche per divertire il pubblico, per difendere la dignità e la reputazione della maglia azzurra. Il 4-2 con cui l’Italia ha battuto in rimonta l’Ucraina al termine di una rimonta entusiasmante è la risposta più bella che i ragazzi di Esposito hanno dato a tutto il pubblico ma soprattutto a se stessi. Le squadre si sono rincorse per due tempi, all’ultima frazione è emersa la grinta dell’Italia che ha piazzato un parziale di 3-0 grazie alla doppietta di Ramacciotti e alla zampata di Platania. In tre gare sono andati in gol quasi tutti i giocatori di movimento segno che la squadra ha diverse frecce al proprio arco partendo dalla difesa, il portiere Spada è stato premiato come il migliore di tappa. Due vittorie e una sconfitta rocambolesca, il bilancio è positivo tenendo conto degli avversari. Romania, Olanda e Ucraina sono tutte realtà emergenti nel panorama europeo del beach soccer. L’altra gara del Girone 1 ha spento tutti i sogni di gloria degli azzurri per la leadership del gruppo, l’Olanda ha sfoderato un’altra bella prova battendo in scioltezza la Romania. Risultato già in ghiaccio nella prima metà della sfida. Sugli scudi Ax che ha impresso il suo marchio in tutte e tre le partite.
Portogallo-Russia è stata la partita di beach soccer per antonomasia, i decani della disciplina contro i campioni del mondo in carica, una delizia per gli occhi degli intenditori. Ha prevalso la classe dei lusitani contro la fisicità e le geometrie dei russi. Quasi tutti i gol sono stati delle vere e proprie perle di beach soccer, in particolare Belchior, Alan e Bruno Novo hanno sfoderato un football bailado. E non è un caso se sono cresciuti tutti nella Serie A italiana targata LND. Così i lusitani hanno agguantato il primato di tappa, Belchior il premio come bomber (condiviso con il compagno di squadra Alan e l’ucraino Zborovskyi, quattro reti) e miglior giocatore di tappa. La Russia invece si lecca le ferite dopo questo ko inaspettato. La partita di consolazione del Girone 2 è stata appannaggio di un’ottima Bielorussia che si è sbarazzata della Germania confermando la buona impressione destata contro gli squadroni del Portogallo e della Russia. C’è spazio anche per gli arbitri, il direttore di gara della Can BS Gianni Polito con le gare di questa tappa ha raggiunto le 100 presenze ufficiali. Alla luce di questi risultati l’Italia può affrontare con il cuore più leggero la sua seconda e ultima tappa prima delle Superfinal di Torrendenbarra. In Olanda (Hague) dal 19 al 21 luglio gli azzurri potranno gestire bene le sfide con Polonia, Bielorussia e i padroni di casa orange. Dopo la felice esperienza della scorsa stagione Terracina ha rilanciato alla grande la propria dimensione in ambito internazionale ospitando per il secondo anno consecutivo una tappa dell’Euro Beach Soccer League (campionato europeo organizzato dalla Beach Soccer Worldwide) giunto alla sua 16^ edizione. Ed è stato un altro bagno di folla grazie a un pubblico affamato di beach soccer, un fiume di persone che hanno applaudito le prodezze dei beachers delle dodici nazionali continentali impegnate sul rettangolo di sabbia del beach stadium “Carlo Guarnieri” adagiato sulla spiaggia delle “Rive di Traiano”. Registi di tutta l’organizzazione la FIGC-LND con in prima fila il Vice Presidente Vicario LND Alberto Mambelli, la Beach Soccer World Wide del DG Gabino Renales, il comune di Terracina che si è prodigato con tutte le forze per la buona riuscita dell’evento grazie all’intraprendenza del sindaco Nicola Procaccini e all’impegno del consulente per i grandi eventi della città pontina Ubaldo Fusco. Un evento nobilitato dalla presenza dell’Assessore allo Sport di Terracina Mario Pescante che ha scritto la storia dello sport italiano occupando tutte le cariche più importanti anche a livello mondiale. Soddisfatto il Vice Presidente Vicario della LND Alberto Mambelli in questa circostanza in veste di Capo Delegazione della spedizione azzurra:” Abbiamo tenuto in alto i colori dell’Italia, i ragazzi hanno capito che la maglia azzurra va sempre onorata. Credo che le prestazioni della squadra abbiano ripagato il grande affetto che il pubblico di Terracina ha manifestato in ogni partita”. “Sulla sabbia sappiamo che può succedere di tutto e niente è scontato” – continua Mambelli. “Si può vincere o perdere, l’importante è aver dato tutto fino all’ultima stilla di sudore, l’Italia l’ha fatto e la gente di Terracina l’ha capito. Questa città è magnifica, il pubblico ama il beach soccer e si merita la ribalta di un grande evento europeo come quello della Euroleague”. Sorridente anche il DG della BSWW Gabino Renales: “Ci tengo a ringraziare la LND per il prezioso supporto che ci ha dato, solo con un lavoro di gruppo si costruiscono grandi eventi”.
Dalla tribuna al rettangolo di sabbia, il ct Max Esposito fa una disamina lucida e attenta di ciò che ha visto in queste tre gare:” Non siamo ancora del tutto consapevoli della nostra forza, a volte paghiamo dei passaggi a vuoto ma la squadra c’è, gioca, lotta, cade e si rialza, questo gruppo ha un’anima. Sto costruendo un team che misceli esperienza e gioventù, qualche errore di percorso ci può stare ma sono certo che stiamo percorrendo la strada giusta”. Nonostante il beach soccer sia una disciplina che strizza l’occhio allo spettacolo e al divertimento estivo questo sport ormai richiede la stessa preparazione, qualità e risultati del calcio, Esposito ex calciatore professionista e beacher azzurro lo sa bene:” Veniamo da un secondo e terzo posto negli ultimi due Europei che certificano il lavoro svolto fin qui. Ma non posso guardare soltanto i risultati, un ct ha l’obbligo di ragionare in prospettiva per fa accumulare esperienza internazionale ai giovani ed assicurare un futuro solido alla nazionale”.
Ed ora spazio alla Serie A Enel che tornerà a Terracina per la prima tappa del girone centro sud maschile e femminile dal 21 al 23 giugno. L’evento si chiuderà con un interessante workshop tecnico, il 23 alle ore 10.30, che affronterà il tema "La Preparazione Atletica nel Beach Soccer”.
LA GARA
ITALIA-UCRAINA 4-2 (1-1;0-1;3-0)
Italia: Spada, Carpita, Corosiniti, Platania, Ramacciotti, Marinai, Feudi, Frainetti, Soria, Palmacci. All: Esposito
Ucraina: Sydorenko, Medvid, I. Borsuk, Pachev, Zborovskyi, Riabchuk, Korniichuk, A. Borsuk, Andrieiev, Hladchenko. All: Kucherenko
Arbitri: Garcia e Villate (Spa)
Reti: 7’pt Soria (I), 11’pt Riabchuk (U); 10’st Medvid (U); 1’tt Ramacciotti rig. (I), 9’tt Ramacciotti (I), 11’tt Platania (I)
Ammoniti: I. Borsuk (U), Feudi, Corosiniti (I)
Inizio timido dell’Italia, Spada nei primi tre minuti compie due interventi da grande portiere, Soria con una girata sfiora la traversa. Dopo lo spavento iniziale l’Italia inizia a macinare gioco con passaggi precisi imprimendo un bel ritmo alla gara. Al 7’ sempre Frainetti si conferma il più in palla, un suo tiro mette in difficoltà l’estremo difensore avversario, sulla respinta maldestra si avventa Soria che firma il vantaggio azzurro. I ragazzi di Esposito concedono qualche punizione di troppo ma davanti sono sempre pericolosi con un Palmacci reattivo al punto giusto. I falli nel beach soccer pesano come macigni, occasioni per entrambe le squadre su calci da fermo ma entrambi i portieri sono attenti. All’11’ l’Ucraina pareggia con un gol fotocopia di quello azzurro, Spada respinge un bolide scoccato da fuori area, Riabchuk è il più veloce ad avventarsi sulla palla segnando il pari per i suoi. Al 1’ altro passaggio a vuoto dell’Italia che concede un calcio di punizione invitante per Zborovskyi che spreca mandando la sfera a lato. Nella prima metà della ripresa la gara non si schioda dal pareggio, i ritmi sono troppo alti, la sfida troppo fallosa. I tiri liberi fanno la differenza, gli ucraini ne sprecano un altro da ottima posizione, Palmacci accarezza l’ebbrezza del gol ma la sfera balla sulla linea. Si va a strappi, ci prova ancora Pablito ma sembra che i portieri avversari quando vedono azzurro si esaltano. Basta poco che l’equilibrio della gara salti, al 10’ troppa libertà per Medvid che in diagonale trafigge Carpita. Pronti via e stavolta è l’Italia a sfruttare il fattore sorpresa ad inizio del terzo tempo, Igor Borsuk commette un fallo da rigore e viene espulso. Ramacciotti con freddezza spiazza il portiere e firma il pari per l’Italia. In un minuto succede di tutto, una palla carambola e danza sulla traversa dell’Italia poi gli azzurri creano scompiglio nell’area avversaria. La gara si fa confusa e ne beneficia lo spettacolo, Sydorenko si conferma uno dei migliori portieri del circuito deviando con la punta dei guantoni una girata improvvisa di Ramacciotti. Spada fa altrettanto in un paio di occasioni. Al 9’ Ramacciotti porta in vantaggio l’Italia dimostrando di avere il piede caldo, di sinistro fulmina Sydorenko. Ma l’Ucraina è avversario tosto, Spada non si può distrarre e vola a deviare un tiro velenoso. A un minuto dalla fine arriva il gol liberatorio per l’Italia, Platania si avventa in mischia e piazza la zampata vincente. E’ la rete che mette la ceralacca alla gara, l’Italia batte l’Ucraina 4-2 e si prende la sua seconda vittoria di tappa.