Lunedì, 18 Marzo 2013 AbruzzoMasciarelli in aula: così Angelini rinunciò a 8 milioniL’ex presidente Fira, la cena dei cioccolatini e quella del capretto«La cartolarizzazione non l'ho inventata io». È stata questa una delle prime frasi pronunciate dall'ex presidente della Fira Giancarlo Masciarelli che ha deposto al processo sanità chiamato a testimoniare dalla Regione, parte civile nel processo. Masciarelli ha patteggiato, per questo e il procedimento Fira, una pena di tre anni e quattro mesi. L'ex presidente, rispondendo alle domande del legale della Regione, ha illustrato le due cartolarizzazioni, la prima avvenuta sotto la giunta dell'ex presidente di centrodestra Giovanni Pace e la seconda sotto l'ex presidente di centrosinistra Ottaviano Del Turco. «Non sono stato io a inventare le cartolarizzazioni», ha detto in aula il manager, «e neanche l'organismo di monitoraggio e l'ufficio unico degli acquisti. Queste erano prescrizioni previste per legge». Parlando del rapporto con le cliniche private Masciarelli ha fatto riferimento a quella che ha chiamato "la cena dei cioccolatini". «Nel novembre 2004 feci un incontro in cui tutti portarono i cioccolatini per dirimere i contrasti tra Angelini e Pierangeli. In quell'occasione», ha spiegato, «Vincenzo Angelini rinunciò a 8 milioni di crediti a fronte della rinuncia delle case di cura alla costituzione di parte civile in un processo. Rimasi allibito», ha proseguito, «perché per evitare la guerra tra cliniche si rinunciava a 8 milioni». Masciarelli, rispondendo alle domande dell'avvocato della Regione, ha detto poi «di non aver mai chiesto soldi nel febbraio 2005 ad Angelini per l'ex assessore Vito Domenici perché in quella data l'operazione della cartolarizzazione era stata chiusa e non poteva essere sbloccata». L'uomo di collegamento tra le due cartolarizzazioni ha parlato poi del suo ruolo sotto la giunta Del Turco. «L'ex presidente mi ha inizialmente avversato perché è stato lui a sollevarmi dal mio incarico con una delibera. Poi fui chiamato a collaborare al piano di rientro quando ero diventato consigliere di Fira servizi. Collaborando, ci fu il disgelo, anzi è grazie a quel piano di rientro mio e dell'ex assessore Mazzocca se la Regione si è avviata al risanamento». Infine Masciarelli ha raccontato che dopo gli elogi ricevuti per il piano organizzò la "cena del capretto": «La cena si svolse in casa mia con Del Turco, Quarta, Mazzocca, Bucciarelli. La cena nacque senza un motivo particolare ma dopo il piano di rientro». Dopo quella cena Masciarelli venne arrestato per il procedimento Fira e, quando l'avvocato gli ha chiesto se era stato avvertito, il manager ha risposto: «A me lo disse Lamberto Quarta che a sua volta l’aveva saputo da Pino Mauro, Mauro era informatissimo e lo diceva a tutta la regione. Mi odiava perché lui era stato presidente della Fira prima di me e io avevo messo in luce la sua cattiva gestione».(p.au.)
Fonte "Il Centro" |