Domenica, 6 Dicembre 2009 Abruzzo

Incisivo intervento del direttore generale dell'USR Abruzzo al Convegno sulla scuola oggi

"La semplice istruzione non è sufficiente a formare la persona"

E’ stato un convegno di grande attualità quello che si è svolto a Pescara
presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Arte “V. Bellisario” sul tema “La Scuola
oggi”, per iniziativa del Forum delle Associazioni Cattoliche della Scuola.
Personalmente vi ho partecipato in qualità di Presidente Provinciale dell’
UCIIM di Chieti, assieme al neo-eletto Presidente della Sezione di Vasto, il
dirigente Scolastico, prof. Nino Fuiano.
Ha aperto i lavori il Dirigente Scolastico dell’Istituto, prof. Carlo Di Michele, che ha sottolineato come sia importante oggi non solo riflettere sulla riforma, ma domandarsi se la scuola è veramente agenzia educativa.
Prima degli interventi dei relatori hanno rivolto il loro saluto il Segretario regionale della CISL Scuola, prof. Andrea Leonzio, e il Presidente Regionale dell’UCIIM-Abruzzo, prof. Antonio Mascioli. In particolare il prof. Leonzio ha ricordato come sia indispensabile oggi pensare ad una politica di sviluppo che sia aperta ai giovani, proprio perché la nostra scuola soffre di una politica penalizzante.
Ha preso la parola, quindi, la Presidente Nazionale dell’UCIIM, prof.ssa Maria Teresa Lupidi Sciolla, che ha affrontato il tema della riforma, insistendo sul fatto che bisogna dare maggiore centralità ai docenti, che sono le figure chiavi dell’impegno educativo e concludendo che le tante difficoltà, le varie incoerenze e la reale frammentazione della riforma non deve allentare
il desiderio di continuare a proporre e realizzare una scuola adatta alle
necessità della nuove generazioni.
E’ seguito l’intervento della dott.ssa Laura De Lazzeri, componente nazionale
della CISL Scuola, che ha stimolato i presenti sull’emergenza educativa,
dicendo senza mezzi termini come nelle diverse proposte di riforma degli ultimi anni siano mancati due fondamentali priorità: dare alla scuola un’idea di
futuro e coniugare le finalità educative con le attese degli alunni nel contesto dove vivono. “Occorre, allora, - ha concluso la De Lazzeri – impegnarsi per rilanciare un progetto alternativo, di cui se ne deve far carico anche la società civile”.
E’ stato compito del prof. Carlo Petracca, Direttore Generale dell’Ufficio
Scolastico Regionale d’Abruzzo, indicare alcune risposte – si è soffermato su
cinque - che la Scuola oggi deve dare, ad iniziare dal rapporto tra istruzione
e formazione (La scuola deve trasmettere solo saperi o deve invece solo
educare?). “Bisogna ricordare – ha detto il Direttore, riferendosi all’attuale
acceso dibattito in corso sul tema – che l’istruzione semplice non è
sufficiente a formare la persona. L’educazione è inevitabile”. Si è riferito, a
tal proposito, ai tanti casi di bullismo e di relativismo valoriale, presenti
anche nella realtà scolastica della nostra regione.
Una seconda risposta è quella della scuola come servizio, perché essa deve
soddisfare i bisogni, non di una élite, ma di tutti. Occorre, pertanto, che
essa sappia sapientemente coniugare equità ed eccellenza attraverso un più
forte utilizzo dell’autonomia (attualmente ancora zoppa, perché non ci si
permette di attuarla in pieno) e dei piani di studio personalizzati.
La terza risposta si pone sul fronte di una sintesi tra le tre culture nel
curricolo dell’alunno: quella umanistica, quella scientifica e quella delle
scienze sociali.
La quarta risposta riguarda la figura dei docenti. “Bisogna avere il coraggio
– ha sottolineato Petracca – di ridonare un apparato istituzionale efficiente,
con il riconoscimento del merito per ogni insegnante”.
La quinta risposta Petracca l’ha individuata nella modalità di insegnamento,
ricordando che oggi i giovani non hanno bisogno solo di conoscenze. Bisogna
insistere di più sulla problematizzazione delle conoscenze.
LUIGI MEDEA