Sabato, 1 Agosto 2009 Vasto

Vendita alcolici: Confesercenti, torna il buon senso

Il ministero elimina un assurdo divieto per gli ambulanti

Dal responsabile Prov.le Chieti dell'Assoturismo Confesercenti, Simone Lembo, riceviamo e pubblichiamo.

Ha avuto successo la chiara battaglia di buon senso condotta da Confesercenti per evitare una ingiusta penalizzazione, in particolare dell’ambulantato, sul problema della vendita degli alcolici.
In un attimo niente più vino sfuso od in bottiglia, niente più degustazioni sotto le stelle d’agosto, cene all’aperto solo con acqua e bibite.
Si è rischiato di far chiudere le bancarelle di paese, o quelle in sosta lungo le strade delle nostre città.
I concerti all’aperto, le sagre, le tante manifestazioni di piazza che, soprattutto d’estate, si susseguono anche in ogni angolo della provincia di Chieti e della nostra città, rischiavano di essere compromesse da un’errata interpretazione dell’art. 23 della Legge comunitaria 2008 (Legge n. 88/09).
Va dato atto con soddisfazione, al Ministero dello sviluppo economico, di avere positivamente fatto chiarezza su un assurdo proibizionismo.
Lo ha chiarito con propria risoluzione (n. 69837, del 30 luglio 2009), raccogliendo le preoccupazioni della Confesercenti che, nelle ultime settimane, aveva lanciato l’allarme circa il rischio che un’erronea interpretazione della Legge comunitaria, potesse comportare un illogico stop alle regolari attività commerciali su aree pubbliche, laddove la ratio della legge non appare essere altra che quella di voler disincentivare la vendita e la somministrazione abusive di bevande alcoliche su aree pubbliche.
Resta dunque, giustamente, il divieto di somministrare o vendere alcolici da parte di chi non ha licenza o autorizzazioni ma, viene fermata la abnorme dilatazione del divieto che avrebbe messo in ginocchio migliaia di piccole imprese che operano correttamente con punti di vendita ne territorio e nei mercati.
Infatti, gli operatori autorizzati del commercio su aree pubbliche, sia che esercitino su posteggio isolato o posto all’interno di mercati o fiere, sia che commercializzino i propri prodotti in forma itinerante, potranno tranquillamente continuare ad effettuare la vendita di alcolici in recipienti chiusi, come d’uso.
E anche chi effettua la somministrazione di alcolici su aree pubbliche con licenza, o nell’ambito di manifestazioni quali sagre, feste e riunioni straordinarie di persone in genere, sulla base di autorizzazione temporanea alla somministrazione di alimenti e bevande, non avrà alcun problema a continuare le normali attività di somministrazione degli alcolici.