Lunedì, 8 Settembre 2008 Notizie

Napolitano: chi rifiutò Salò simbolo della Resistenza

Polemica con il ministro La Russa che ha reso omaggio all'esercito RSI

Fonte ANSA ROMA - La Resistenza ''andrebbe forse ricordata nella sua interezza'' e per questo ''ho parlato di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volonta' di riscatto, della speranza di liberta' e di giustizia che condussero tanti giovani a combattere nelle formazioni partigiane'' e ''quello del senso del dovere, della fedelta' e della dignita' che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei seicentomila deportati nei campi tedeschi, rifiutando l'adesione alla Repubblica di Salo''': e' quanto ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo intervento diffuso per il sessantacinquesimo anniversario della difesa di Roma. In precedenza il Capo dello Stato aveva detto: 'Sulla Costituzione repubblicana possono ritrovarsi tutte le componenti ideali, sociali e politiche della società italiana nel sentirla come propria, nel rispettarla, nel trarne ispirazione, nell'animare un clima di condiviso patriottismo costituzionale". ''Vorrei incoraggiare tutti a rafforzare il comune impegno di memoria, di riflessione, di trasmissione alle nuove generazioni del prezioso retaggio della battaglia di Porta San Paolo, della difesa di Roma e della Resistenza'' aggiunge. LA RUSSA RENDE OMAGGIO A ESERCITO RSI Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo alla cerimonia per il 65./o anniversario della Difesa di Roma dalle truppe naziste, il 9 e 10 settembre 1943, ha reso omaggio anche ai militari dell'esercito della Rsi che, ''dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della Patria''. ''Farei un torto alla mia coscienza - ha detto La Russa, parlando davanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad altre autorita' politiche e ai vertici delle Forze armate - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettivita' alla storia d'Italia''.