Sabato, 16 Febbraio 2008 Notizie

Pescara: è Alessandrini l'uomo nuovo del PD

Domani l'abbraccio con Veltroni, primo passo verso l'eredità D'Alfonso

da "Il Messaggero" di oggi di PAOLO MASTRI Si può fare. E il progetto è molto ambizioso. Comincia idealmente da un campanello su un portone di via Campania, il cuore della Pescara borghese, il tour elettorale di Walter Veltroni. Il nome è Marco Alessandrini, trentasettenne figlio del magistrato ucciso nel '79 da Prima linea. Un nome dell'Italia migliore, un volto da persona perbene, una storia di impegno civile per la memoria delle vittime del terrorismo. Un condensato di passioni veltroniane, ma anche altro. Marco Alessandrini sarà tra le poche persone a salire sul palco di piazza Salotto, per il comizio dell 11. L'unico non politico, oltre alla studentessa alla quale è affidato il compito di presentare il leader del Partito democratico. Una pubblica cooptazione che segna l'inizio di un percorso. E' Luciano D'Alfonso in persona a spingere per la candidatura di Marco Alessandrini alle elezioni comunali. Obiettivo, in caso di vittoria, un incarico di punta nella prossima giunta comunale, vice sindaco se le alchimine della coalizione lo consentiranno o comunque assessore di primissimo piano. Un rodaggio necessario per maturare esperienza e titoli in vista della scadenza del 2010. Se D'Alfonso sceglierà la Regione è Alessandrini l'uomo al quale il Pd vuole lasciare l'eredità di palazzo di città. Un uomo della società civile, una solida preparazione giuridica, una tradizione familiare che all'impegno civico sul fronte della legalità e della difesa della democrazia abbina significative testimonianze politiche. Ennio Alessandrini, fratello di Emilio e zio di Marco, fu consigliere comunale dal '90 al '92, nella lista civica Insieme per Pescara promossa dal Pds. Un primo tentativo di collaborazione tra le intelligenze migliori della sinistra e la Dc, per superare la crisi del vecchio pentapartito. A distanza di diciotto anni, una classe dirigente in crisi di leadership, ha nuovamente bisogno dello spirito di servizio della famiglia Alessandrini. Il progetto di D'Alfonso viene coltivato da qualche mese, nel riserbo più assoluto. Unico indizio, il 29 gennaio scorso, l'annuncio della costituzione nella biblioteca provinciale di un centro studi sul terrorismo. Per Marco Alessandrini un'insolita esposizione mediatica. A rompere la consegna del silenzio è ora Veltroni in persona, rivelando che al figlio di una vittima degli anni di piombo sarà dedicato il primo atto della campagna elettorale. Un'accelerazione che costringerà probabilmente il Pd abruzzese ad anticipare i tempi dell'annuncio della candidatura e degli step che seguiranno. Marco Alessandrini non si è mai interessato di politica. Presiede la fondazione intitolata al padre e da questa trincea conduce la sua battaglia per la memoria delle vittime del terrorismo e per una riconciliazione nazionale in grado di chiudere per sempre, con equilibrio, le ferite di quella stagione: «Credetemi - disse quattro anni fa in occasione della intitolazione dell'aula magna del tribunale a Emilio Alessandrini - il tempo che passa riesce solo ad acuire il dolore per quel grande senso di vuoto che ci ha lasciato per sempre... Mio padre avrebbe oggi 62 ani, ma all'epoca della sua scomparsa era appena un giovane ed entusiasta servitore delle nostre istituzioni, che credeva nella difesa dei cittadini e dello stato come bene supremo per qualsiasi democrazia». Una vita dopo, è un patrimonio di valori del quale oggi la città ha ancora bisogno. A Pescara Walter Veltroni arriverà intorno alle 11, dopo aver caricato sul suo pullman, a Sulmona, 15 studenti con i quali discuterà di politica. Alle 12,45, dopo il comizio l'incontro con Marco e gli animatori della associazione Alessandrini, alle 13,30 il pranzo a casa di una famiglia pescarese. Nel pomeriggio la partenza per Lanciano, dove il bus del Pd farà sosta lunedì, prima di raggiungere Teramo e L'Aquila.