Venerdì, 12 Giugno 2009 Abruzzo

Lanciano, a Palazzo di Città torna la tensione

An e Udc chiedono il rientro dei due assessori sfiduciati da Paolini

Pubblicato su "Il Messaggero

di MARIO GIANCRISTOFARO

LANCIANO - Archiviate le votazioni, finisce anche il patto di non belligeranza al Comune di Lanciano tra le varie "anime" della maggioranza di centro destra. E così è ancora muro contro muro tra il gruppo che si è creato attorno al sindaco Filippo Paolini, da una parte, e quelli di "An per il Pdl" e dell'Udc dall'altra. Tutto è cominciato con la contrapposizione tra i consiglieri che avevano firmato il documento a sostegno della candidatura di Paolini a presidente della Provincia e gli altri che, invece, non l'avevano sottoscritto. Un contrasto che ha portato Paolini a ritirare le deleghe agli assessori Orazio Martelli (Udc) e Gianpanfilo Tartaglia (An per il Pdl).
Adesso, per Paolini i "nodi" da sciogliere sono essenzialmente due: ricompattare la maggioranza e nominare i nuovi assessori. Ma non è semplice, soprattutto per quanto riguarda i nuovi assessori. Innanzitutto perché Udc e "An per il Pdl" chiedono il reintegro in Giunta di Martelli e Tartaglia, mentre il sindaco Paolini dice che su questo punto indietro non si torna. In più, i due gruppi di posti in Giunta ne vorrebbe due ciascuno: per l'Udc, il secondo assessore dovrebbe sostituire il compianto Attilio D'Amico; per "An per il Pdl" dovrebbe prendere il posto di Luciano Bisbano che è passato al gruppo di Paolini.
Difficile anche ricompattare tutto il centro destra. I fedeli di Paolini, infatti, si sono costituiti nel gruppo del Pdl, annunciando una nuova maggioranza con 17 consiglieri sul totale di 30. Ma l'operazione viene contestata e definita illegittima dal capogruppo di "An per il Pdl" Marco Di Domenico. «Non esiste - dice - alcuna autorizzazione del responsabile territoriale del partito, l'assessore regionale Mauro Febbo, per la costituzione di questo gruppo». Difficile prevedere come andrà a finire, anche se "An per il Pdl" e Udc lasciano capire che non tenteranno di sfiduciare la Giunta Paolini perché vogliono portare a termine il programma sottoscritto nel 2006.
Del gruppo consiliare del Pdl fanno parte: Augusto Caporale, Alberto Carlini, Domenico Cirulli, Fernando De Rentiis, Umberto Di Francescantonio, Flavio Pasquini e Nicola Pasquini, tutti ex Forza Italia; Manlio D'Ortona e Nicola Paglione, provenienti dalla lista civica "Alleanza per Lanciano libera" dell'ex sindaco Fosco; Cesarino Bomba e Alessandro Di Martino della "Nuova Dc"; Luciano Fratangelo di "An per il Pdl"; Marino Ferretti di Alleanza nazionale; Luca Antonelli, eletto con la Margherita; Mario Bruno ex Udc. Con il sindaco Paolini, al gruppo del Pdl fanno riferimento gli assessori provenienti da Forza Italia; Ermando Bozza, Eugenio Caporrella, e Angelo Palmieri, Luciano Bisbano di "Alleanza con Paolini"; la presidentessa del consiglio comunale Graziella Di Campli, eletta nella lista civica "Lanciano che verrà". Ne restano fuori quasi tutti i consiglieri di "An per il Pdl"; poi c'è l'Udc, che pur facendo parte della maggioranza, è sempre stato gruppo autonomo.