Martedì, 26 Febbraio 2013 Vasto

La profonda delusione di Lucio Gaspari: "Non metterò mai più piede in Abruzzo!"

Il figlio dell'ex Ministro deluso dall'esito del voto degli abruzzesi

L’esito della consultazione elettorale di domenica e lunedì ha lasciato il segno sullo scenario politico nazionale. Personaggi del calibro di Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro, Antonio Ingroia ecc. sono rimasti fuori. Non sono stati votati dai cittadini elettori.
Nello scenario politico abruzzese in questa consultazione tornava un nome di prestigio: Gaspari Lucio Achille, non Remo il politico che ha avuto il merito di trasformare la Regione Abruzzo grazie al suo impegno, al suo acume politico.
Il prof. Lucio Achille Gaspari aveva osato sperare sul sentimento della riconoscenza da parte del popolo abruzzese. Così non è stato. Gli elettori hanno preferito votare altri candidati dando al Centro Democratico, partito nel quale il prof. Gaspari si era candidato dopo aver subito la decisione di Casini di non inserirlo nella lista dell’UDC, solo uno striminzito 0.80% di voti.
Solo nella sua Gissi è riuscito ad ottenere il 18,9% dei voti. Per il resto gli abruzzesi lo hanno ignorato.
Da qui la rabbia dell’illustre clinico che, lasciandosi andare sul social network “Tvitter”, vinto dalla delusione, ha scritto: «Un monumento a ricordo dell'opera di Remo Gaspari lo hanno eretto in Lombardia non in Abruzzo! In questo postaccio non ci metterò più piede».
Una reazione a caldo violenta, forze giustificabile. Ma è l’espressione della tensione che una campagna elettorale crea, dell’ansia che si crea, delle aspettative che animano quanti decidono di rimettersi al giudizio degli elettori.
Questi ultimi, anche per un ricambio generazionale, a volte deludono le aspettative di chi crede ancora nel sentimento della riconoscenza.
Mio nonno diceva spesso: “Non far del bene se non sei disposto a ricevere ingratitudine!”.
M.M.