Mercoledì, 31 Dicembre 2025 VastoI Sindaci del Vastese e l’anno che verrà tra bilanci e aspettativeCarrellata di bilanci da parte dei primi cittadini del territorio VasteseIl giorno di San Silvestro è per tutti un periodo di bilanci e aspettative. Se i sindaci del Vastese potessero scegliere, cosa chiederebbero al 2026? Il risveglio economico della città e del territorio, il rilancio della sanità sempre più in affanno, stop all’infinita emergenza idrica e sicurezza per i cittadini. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna.” Spero che il 2026 porti a Vasto Renexia. Vasto è pronta ad accogliere questo importante investimento che si tradurrebbe in benessere per tutto il Vastese. Vorrei poi che venisse dichiarata ovunque la pace .Desidererei infine più protezione per la salute di tutti “. Il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis vorrebbe un 2026 con meno reati. ” Il regalo più bello per i miei cittadini”, dice De Nicolis “sarebbe vedere San Salvo sempre più sicura , adatta ai giovani e attrattiva, con una comunità sempre più unita partecipativa e orgogliosa del proprio territorio. Vorrei entusiasmo nella partecipazione civica , nel proporre idee con uno sguardo sempre attento ai fragili “. Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino alle prese a Natale e Capodanno con l’emergenza idrica non ha dubbi. ” Sarebbe bellissimo un 2026 senza interruzioni idriche e una gestione più oculata e attenta da parte della Sasi alle esigenze dei cittadini. Il razionamento dell’acqua deve tenere conto delle esigenze della popolazione . L’acqua va sospesa nelle ore in cui serve meno . Ho chiesto più volte questo, ma non sono stato ascoltato “, si rammarica Marinucci . Un desiderio, quello di Marinucci, condiviso dal sindaco di Gissi, Agostino Chieffo. ” Vorrei “, afferma Chieffo “che la Sasi risolvesse una volta per tutte i problemi di approvvigionamento idrico di distribuzione dell’acqua così da garantire a tutti la fornitura del prezioso liquido “. La collega Graziana Di Florio, sindaco di Cupello chiede al 2026 serenità. ” Penso che per i cittadini di Cupello sia il regalo più bello . Serenità nelle famiglie , nel lavoro , nella vita quotidiana . E insieme alla serenità, meno divisioni e più responsabilità da parte di tutti . Perchè una comunità cresce davvero solo quando è unita . Il 2025 ha portato via molti cittadini dal territorio e le nascite diminuiscono . Questo è un cruccio per molti sindaci. ” Vorrei “, chiede al 2026 il sindaco di Furci, Fabio Di Vito “che finisse questo triste inverno demografico ,soprattutto per i paesi dell’entroterra “. Anche il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano vorrebbe vedere crescere la popolazione del suo comune. ” Vorrei che la mia comunità crescesse numericamente e migliorasse la qualità della vita per chi abita a Villalfonsina. Ovviamente spero in 2026 di pace e tanta salute “. Il cruccio più grande per Giovanni Giammichele, sindaco di Dogliola è la Trignina. ” Sarebbe bellissimo se il 2026 portasse “, dice Giammichele “la posa in opera del raddoppio del primo tratto Trivento – casello autostradale Vasto sud della ss Trignina”. Pensa al lavoro il primo cittadino di Scerni, Daniele Carlucci. ” Vorrei che il 2026 portasse opportunità di lavoro per i cittadini e il miglioramento dell’economia sostenendo le imprese, incentivando investimenti r creando nuove infrastrutture . Il 2026 lavorerò all’inclusione sociale promuovendo politiche di inclusione e solidarietà tra i vari gruppi della comunità”. Desiderio condiviso dal sindaco di Lentella, Marco Mancini. ” Desidero “ afferma Mancini ” un dono semplice ma fondamentale : una comunità coesa e consapevole . Un paese capace di confrontarsi con rispetto , superando le divisioni e mettendo al centro il bene comune . Solo con unità. fiducia e senso di appartenenza “, conclude Marco Mancini ” Lentella può continuare a crescere come una vera comunità merita “. Paola Calvano (Il Centro) |
