Domenica, 28 Dicembre 2025 Abruzzo

La sorella di Karol Brozek scrive al prefetto: "Non smettiamo di credere che possa essere ritrovato"

La sorella del 44enne scomparso sul Gran Sasso ringrazia i soccorritori e chiede di continuare le ricerche

Dopo lo stop alle ricerche di Karol Brozek, l’escursionista polacco di 44 anni disperso dallo scorso 19 novembre sul Gran Sasso, la sorella gemella Diana ha preso contatto con la Prefettura dell’Aquila attraverso il proprio legale. Lo riporta l’Ansa, sottolineando come la donna abbia anche inviato una lettera formale al prefetto per ringraziare «tutte le azioni di ricerca e soccorso» messe in campo finora.

Nel testo, la sorella esprime profonda gratitudine per l’«atteggiamento eroico» dei soccorritori, ma anche il dolore della famiglia, «sospesa tra disperazione e speranza». «Solo una risposta su ciò che è accaduto a Karol potrà portarci il sollievo tanto atteso», scrive Diana, chiedendo che le ricerche possano proseguire.

La richiesta è chiara: «Non smettiamo di credere che ritrovarlo vivo… oppure, se morto, perché possa avere la possibilità di una sepoltura dignitosa, sia possibile e avvenga presto». Pur consapevole dei rischi, delle condizioni meteo avverse e del periodo dell’anno, la donna auspica che possano essere ancora impiegati «droni e georadar».

Nei giorni scorsi, Diana Brozek aveva anche diffuso un video-appello rivolto alle autorità polacche, chiedendo il supporto di squadre di ricerca private.

Nel frattempo, con il miglioramento del meteo, l’area viene comunque monitorata nelle ore diurne da parte del personale incaricato, in attesa di condizioni più favorevoli per un’eventuale ripresa delle ricerche.