Giovedì, 25 Dicembre 2025 SportUn Natale "agitato" all'interno della Pro VastoSi separano le strade con il direttore sportivo Roberto Storelli«Alle 18.30 sono stato chiamato dal segretario, il quale voleva la mia email. Dopodiché ho appreso la notizia». È con queste parole che Roberto Storelli, ormai ex direttore sportivo della Pro Vasto, ha spiegato quanto accaduto nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 24 dicembre. Una comunicazione che, come riferito dallo stesso uomo mercato, è arrivata «in maniera inaspettata». Da oggi il dirigente barese non fa più parte dell’organigramma della Pro Vasto. La sua esperienza in biancorosso si chiude dopo circa due mesi. Di seguito, la lettera con cui Storelli saluta la piazza aragonese. «Nel corso della mia carriera, dall’Unione Calcio Bisceglie fino alla scorsa stagione con l’Eraclea Calcio, ho sempre cercato di dare un impulso concreto e una valutazione corretta ai progetti sportivi che mi sono stati affidati, operando con serietà, nel pieno rispetto dei ruoli e con la massima correttezza in ogni contesto in cui ho ricoperto l’incarico di direttore sportivo. Sono arrivato a Vasto con grande entusiasmo, motivato dall’importanza della piazza e dal valore storico della società che andavamo a rappresentare. Fin dalle prime riunioni mi sono allineato alle linee guida societarie: mi è stato chiesto di intervenire sull’organico della rosa e, in accordo con la società e con l’allenatore, abbiamo proceduto a una significativa riorganizzazione, sfoltendo la rosa di dieci calciatori nei reparti ritenuti sovradimensionati, con l’obiettivo di ridurre i costi e individuare profili più funzionali al progetto tecnico. Nel mese e mezzo trascorso a Vasto ho tuttavia riscontrato, mio malgrado, importanti difficoltà di natura gestionale che, con il passare del tempo, sono divenute sempre più gravose. Nel calcio contano i risultati e, sotto questo profilo, ritengo che il lavoro svolto abbia prodotto riscontri concreti e positivi, come dimostrano i 13 punti conquistati in 9 gare nel periodo della mia permanenza. Non posso però nascondere di essermi spesso trovato solo nella gestione quotidiana del gruppo squadra. In assenza di un supporto costante, mi sono fatto carico di numerose incombenze che esulano dal ruolo di direttore sportivo: dalla gestione dello spogliatoio al supporto diretto ai calciatori, dal seguire gli infortunati fino al reperimento di medicinali e alla risoluzione di necessità quotidiane della rosa. Un impegno affrontato con senso di responsabilità, ma che ha inevitabilmente sottratto tempo ed energie al mio ruolo principale. Ritengo inoltre doveroso chiarire un aspetto che, nel corso della stagione, mi è stato erroneamente attribuito. In merito alla perdita a tavolino dei tre punti nella gara contro l’Angolana, preciso che la documentazione di tesseramento da me consegnata alla segreteria era corretta e completa. L’irregolarità riscontrata non è pertanto riconducibile a un mio errore, bensì alla mancata verifica, da parte del responsabile dei tesseramenti, del buon esito della procedura federale. Una precisazione necessaria a tutela della mia professionalità. Alle ore 18:30 del 24 dicembre ho ricevuto, a mezzo PEC, una comunicazione da parte della FCD Pro Vasto con la quale venivano formalizzate le mie dimissioni. Una comunicazione del tutto inaspettata, poiché fino a quel momento non mi era mai stata notificata alcuna volontà in tal senso, né avevo ricevuto notizie, comunicazioni ufficiali, confronti, fraintendimenti o valutazioni che potessero far presagire un mio esonero o la cessazione del rapporto professionale in essere. Mi sarei quantomeno aspettato una telefonata o una convocazione preventiva, nel rispetto del rapporto umano e professionale instaurato e della disponibilità che ho sempre dimostrato nei confronti della società. Ricevere una comunicazione formale via PEC il 24 dicembre, in assenza di qualsiasi dissenso o discussione precedente, rappresenta un comportamento che ritengo non opportuno né gratificante, e che ha di fatto mortificato il rapporto personale e professionale costruito nel corso della mia esperienza a Vasto. Ciò che maggiormente mi rammarica è aver constatato, in più occasioni, che il mio lavoro e il mio parere professionale siano stati messi in secondo piano, subordinati a valutazioni di figure societarie prive delle competenze specifiche richieste per il ruolo di direttore sportivo. Desidero infine rivolgere un sentito ringraziamento ai tifosi: una piazza straordinaria che, anche nei momenti di difficoltà, non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra e ai ragazzi. Un atteggiamento davvero encomiabile». |
