Lunedì, 22 Dicembre 2025 VasteseConsuntivo di fine anno e programmi da attuare per raggiungere alcuni importanti obiettiviIl nuovo consiglio di amministrazione della SASI sogna in grandeRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
Alla Sasi (società che gestisce il servizio idrico e depurazione di 87 Comuni della Provincia di Chieti) si guarda al futuro con fiducia, con la consapevolezza che le azioni messe in campo e i lavori in corso produrranno i primi positivi effetti già dai primi mesi dell’anno. I disagi saranno notevolmente ridotti per quanto riguarda la disponibilità della risorsa idrica. Ingegnerizzazione e distrettualizzazione (sono già stati distrettualizzati 1.600 chilometri di reti su 16 Comuni) delle reti, interventi sui serbatoi, recupero di litri di acqua con la cosiddetta “terza canna”, potabilizzatore: sono stati alcuni degli argomenti al centro della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Lanciano, presso la sede della società. Sono trascorsi sei mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio d’Amministrazione e a pochi giorni dalla fine del 2025 il presidente Nicola Scaricaciottoli, insieme ai consiglieri Consuelo Di Martino e Mario Paolini, con i direttori Manuela Carlucci (Commerciale) e Pio D’Ippolito (area Tecnica) ha fatto il punto sull’attuale situazione, tracciando non solo un consuntivo ma sottolineando soprattutto i programmi da attuare per raggiungere alcuni importanti obiettivi. Ritenuti prioritari per rendere più efficiente il servizio e proseguire in un percorso di crescita e di sviluppo che deve tener conto delle accresciute esigenze e pure di formule innovative capaci di colmare le lacune che ancora ci sono in alcuni settori. “Non è mai semplice prendere visione in maniera approfondita delle realtà e della condizione di una società come la Sasi che ha precise peculiarità legate al bene che gestisce e al ruolo che ricopre. Sono situazioni complesse che hanno meritato una notevole attenzione, uno studio accurato delle problematiche e un’analisi altrettanto attenta dei risultati ottenuti e delle potenzialità che la società può ancora esprimere, e sono molte”. Il Presidente Scaricaciottoli ha tenuto anche a ricordare le parole con le quali ha esordito nella veste di massimo responsabile della società, in occasione della prima conferenza stampa, quando ha detto che il primo fondamentale compito sarebbe stato proprio quello di prendere visione dei vari settori e conoscere bene , con la necessaria serietà tutti gli aspetti, dal commerciale al tecnico, dall’amministrazione alla regolazione. “Perché senza avere un quadro puntuale e oggettivo della situazione, non è possibile individuare, valutare e mettere in campo azioni concrete e mirate”. Un “viaggio” compiuto con la determinazione, la serietà e la precisione che contraddistinguono l’operato di Scaricaciottoli che dopo questi mesi caratterizzati pure da una serie di incontri con gli amministratori dei Comuni gestiti dalla Sasi, ha tirato le somme e ha illustrato quello che è stato fatto, che è in corso di realizzazione ma soprattutto quanto si dovrà fare. Ed è su quest’ultimo punto che il Presidente si è soffermato. “Non ho mai parlato finora di situazioni pregresse o, più semplicemente della condizione che abbiamo ereditato, ma ci sono situazioni che presentano enormi criticità che vanno affrontate e risolte, Ci attendono sfide importanti e non facili e non dobbiamo lasciarci cogliere impreparati – ha rimarcato – è necessario potenziare e valorizzare ulteriormente il settore tecnico che nonostante i meriti finora riconosciuti e i risultati ottenuti specie in materia di progetti e finanziamenti, manca di di figure specifiche, in grado di gestire le opere che stiamo portando avanti, il potabilizzatore, tanto per fare un esempio. Ci stiamo quindi attivando in questo senso. Il settore tecnico ha fatto e sta facendo tanto in termini di progetti e di lavori ma l’organico è carente e diventa sempre più faticoso portare a termine gli impegni presi. Non si può procedere senza avere una programmazione ben definita nel percorso e negli obiettivi, programmazione che non ho trovato e che è fondamentale in una società di questo tipo. Bisogna guardare avanti forti del patrimonio importante che la Sasi rappresenta, ma questo patrimonio rischia di essere compromesso o non apprezzato se non ci saranno interventi innovativi e qualificati. Il nostro impegno andrà in questa direzione perché vogliamo essere protagonisti dell’annunciato cambiamento e non comprimari, dobbiamo lavorare per avere tutte le carte in regola, per allargare lo sguardo ad orizzonti che vanno ben al di là del perimetro finora considerato”. Valorizzare quindi quello che c’è e creare le condizioni favorevoli per accrescere le professionalità e i risultati. Il Presidente ha ribadito l’intesa e l’unità con il Cda. “Condividiamo visione e obiettivi e questo ci permette di lavorare in armonia, confrontandoci sempre con fiducia e rispetto”. E in questa concezione sempre più moderna ed efficiente della società non manca l’impegno a rendere più veloce e agevole anche la comunicazione quando si verificano guasti (purtroppo sempre più frequenti a causa di reti fatiscenti e vecchie di oltre mezzo secolo) e conseguenti interruzioni del servizio idrico. Sulla disponibilità della risorsa, al di là dell’aspetto climatico e fisiologico delle sorgenti, continuano a concentrarsi attenzione e impegno. “Con la ricerca perdite e con le opere completate e in via di realizzazione, il problema legato alla mancanza d’acqua sarà notevolmente ridotto. Noi continueremo, come ho evidenziato in altre occasioni, a lavorare per mettere la parola fine ai disagi e alle difficoltà patiti da molte comunità, specie di alcuni territori come il vastese. Ci sono Comuni come Gissi, Furci, San Buono, Monteodorisio, Cupello che patiscono da tempo la mancanza d’acqua, o come alcune zone di Lanciano e di altri centri dell’interno che hanno dovuto fare e ancora fanno i conti con chiusure e interruzioni. Ci stiamo adoperando anche per limitare le chiusure notturne che ancora continuano in numerosi Comuni, cercando di abbassare la pressione nei serbatoi con l’inserimento di apposite valvole. Stiamo considerando tutti gli aspetti valutando come e dove intervenire per mettere la parola fine ai problemi che ancora affliggono molti territori. La soluzione sarebbe la sostituzione delle reti fatiscenti, situazione che purtroppo non riguarda solo noi – ha continuato il Presidente – ma ci vogliono 80 milioni di euro che abbiamo anche richiesto ma non sappiamo se e quando questa cifra potrà essere accettata ed erogata. Ora dobbiamo lavorare con i finanziamenti a disposizione, dei 9 milioni di euro che arriveranno divisi in tre annualità, oltre 4 milioni saranno destinati alle zone maggiormente colpite dalla mancanza della risorsa idrica. L’acqua è un bene prezioso e va assicurato a tutti. Sono convinto che risolvendo le criticità maggiori, miglioreremo la condizione di tutti gli utenti”. “I lavori sono a buon punto e i primi importanti risultati ci saranno già nei primi mesi dell’anno” ha ribadito D’Ippolito puntualizzando anche gli interventi legati alla frana di Fresagrandinaria che ha richiesto un’opera attenta e circostanziata. Manuela Carlucci, direttore del Commerciale ha posto l’accento sul lavoro di recupero delle morosità e ha pure evidenziato che sono 9mila le pratiche di bonus idrico che sono state erogate “c’è stato un aumento davvero esponenziale di questo bonus che significa uno sgravio in bolletta di 16 metri cubi su quanto consumato”. Il Presidente ha colto l’occasione per sottolineare la sua profonda convinzione in vista della Riforma degli enti gestori “l’acqua deve rimanere un bene a gestione pubblica. Sappiamo già che il numero dei gestori non potrà superare quello delle Province ma sarà importante un impegno sinergico e pure la politica dovrà fare la propria parte se si vorrà evitare che un bene vitale rischi di essere privatizzato”. Ma la Sasi non è solo risorsa idrica, è anche depurazione. “Un settore sul quale si è lavorato molto bene, a testimoniarlo ci sono le bandiere blu dei centri costieri. A breve sarà realizzata una serra, nel Comune di Fossacesia, nel cosiddetto impianto di “Za Menca” per l’essiccamento dei fanghi”.
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