Venti pullman dall'Abruzzo e dal Molise per partecipare alla manifestazione promossa all'Aquila nell'ambito dello sciopero generale proclamato per venerdì prossimo, 12 dicembre.
L'iniziativa prenderà il via alle ore 10:00 davanti alla Villa Comunale e da lì, alle 10:30, partirà il corteo, che culminerà nel comizio finale, alla presenza, tra gli altri, del segretario generale della Filcams Cgil nazionale, Fabrizio Russo.
La Cgil Abruzzo Molise illustra le attività organizzate per la giornata di protesta e parla di una "mobilitazione forte, con interventi di lavoratrici e lavoratori, studenti e sindaci, perché anche i Comuni subiranno pesanti tagli ai trasferimenti e avranno enormi difficoltà a mantenere i servizi essenziali".
Il programma è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa a Pescara, presenti il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, insieme ad Alessandra Tersigni e Franco Rolandi, della segreteria regionale.
A proposito della motivazioni, Ranieri torna a parlare di "una legge di bilancio che non risolve i problemi del Paese. La produzione industriale - afferma - è bloccata da oltre trenta mesi, la cassa integrazione sta letteralmente esplodendo e abbiamo numeri drammatici: +164% in Abruzzo, +257% in Molise. La manifattura è ferma e sarebbe indispensabile che la manovra prevedesse risorse per evitare il declino industriale, ma non c'è nulla. Siamo davanti a un Paese che arretra".
I consumi "sono in caduta perché i salari hanno perso potere d'acquisto" e i lavoratori "hanno già perso 25 miliardi di euro in fiscal drag nel solo triennio 2022-2024, in cui l'inflazione cumulata è stata superiore al 16%, soldi che andrebbero restituiti e che invece rimangono nelle casse dello Stato. Il taglio delle aliquote previsto dal Governo - dice ancora il segretario - riguarda soltanto i redditi superiori a 28.000 euro e si traduce in qualche briciola, che in Abruzzo e Molise viene immediatamente riassorbita dalle addizionali regionali aumentate e che scatteranno dal primo gennaio 2026".
Inoltre, "si continua a definanziare la sanità e sappiamo bene che il deficit sanitario nelle regioni Abruzzo e Molise è altissimo", mentre sulle pensioni "si sta persino peggiorando la legge Fornero" e si promuovono "l'ennesima rottamazione delle cartelle fiscali" o l'aumento dei contanti fino a 10mila euro, scelte che "aiutano chi non ha pagato le tasse e favoriscono l'evasione fiscale".
"Siamo davanti a una legge di bilancio che va nella direzione opposta rispetto a ciò che servirebbe al Paese. Ecco perché il 12 dicembre saremo in piazza con lavoratrici e lavoratori, studenti, pensionati, sindaci e cittadini: per difendere il lavoro, i servizi pubblici, i salari e i diritti - conclude Ranieri - È il momento di far sentire la nostra voce e cambiare rotta".