Martedì, 9 Dicembre 2025 Vasto

Il legale della famiglia, “I genitori pronti a rivedere alcune posizioni"

I bimbi vivono da venti giorni in una casa famiglia a Vasto, con la mamma che possono vedere solo all’ora dei pasti

“Catherine e Nathan stanno dimostrando la più totale collaborazione. Spero che il Tribunale accolga con favore tutti gli elementi nuovi emersi a seguito dell’ordinanza”.

Per Danila Solinas, una dei legali della ‘famiglia nel bosco’, i genitori dei tre bambini allontanati dalla loro abitazione di Palmoli dal Tribunale dei minori dell’Aquila sarebbero pronti a rivedere alcune loro posizioni per ottenere il ricongiugimento con i figli.

I bimbi vivono da venti giorni in una casa famiglia a Vasto, con la mamma che possono vedere solo all’ora dei pasti; ed è qui che oggi sono arrivati due rappresentanti dell’Ambasciata d’Australia, per capire i contorni della vicenda che ha attirato l’attenzione di mezzo mondo.

Un incontro al quale erano presenti anche la curatrice speciale, Marika Bolognese, e la tutrice, Maria Luisa Palladino, nominate dal tribunale per i minorenni e l’avvocata Solinas.

“Si sta valutando la scuola, primariamente” ha detto Palladino ai giornalisti prima di entrare, spiegando che si “sta tentando di prorogare” la permanenza dei bambini “ma di poco, solo per ragionare con i genitori sull’obbligo scolastico previsto dal nostro ordinamento”, elemento che, insieme alla casa ritenuta insalubre, a irregolarità nelle vaccinazioni e alla presunta mancata socializzazione dei bambini, è alla base dell’ordinanza di allontanamento dei piccoli dalla coppia anglo-australiana.

Sull’incontro di oggi con i rappresentanti dell’Ambasciata australiana l’avvocata Solinas ha precisato: “Non ci sono piani B, piani C”, il possibile ritorno di Catherine in Australia con i figli, ipotizzato nei giorni scorsi, “non è oggetto di attenzione. Spero di poter dire che il ricongiungimento è prossimo, anche perché tutti i passaggi fatti mostrano la volontà di collaborare, di ovviare a quelle che potevano essere le criticità mostrate, cose che credo valuterà anche il Tribunale, con grande equilibrio, perché il diritto minorile è un diritto di equilibrio. L’home schooling, d’altronde, è prevista dalla legge italiana”.

Il 4 dicembre scorso il Tribunale per i minorenni, nell’udienza di comparizione delle parti, si è riservato la decisione sull’ordinanza di allontanamento emessa il 20 novembre; in quella sede gli avvocati hanno presentato nuovi elementi, a sostegno dei genitori, tra i quali una casa più accogliente dove vivere tutti insieme, temporaneamente messa a disposizione da un imprenditore

. Nella stessa sede la tutrice e la curatrice speciale, però, avevano rilevato che il periodo di “osservazione” trascorso dai bambini nella struttura protetta era troppo breve per poter dire che le criticità sono state risolte.

A questo punto, qualora il Tribunale per i minorenni revocasse l’ordinanza decadrebbe il ricorso dei legali contro il provvedimento. Se ciò non dovesse accadere, si dovrà attenderà l’esito dell’udienza del 16 dicembre in Corte d’appello all’Aquila dove il ricorso sarà discusso.