Lunedì, 8 Dicembre 2025 AbruzzoNON SOLO DEBITO, DA ROMA ALTRA BOCCIATURA AD ABRUZZO“PAGAMENTI DELLE ASL IN RITARDO NEL 39% CASI”I tempi di pagamento dei fornitori delle Asl Abruzzesi effettuati nel 2024 registrano ritardi nel 39% di casi, oltre i limiti previsti dalla legge. La situazione è particolarmente critica per la Asl di Pescara, al 69% dei pagamenti in ritardo, e nella Asl provinciale dell’Aquila, al 40%. Meglio fanno invece la Asl d Teramo, al 12%, e la Asl di Chieti, al 13%. I conti li ha fatti il Tavolo interministeriale della Sanità, come riportato nero su bianco nel verbale della riunione del 10 luglio scorso. Solo una delle bacchettate al centrodestra di Marco Marsilio di Fdi, a cominciare dal buco della sanità per il 2025 calcolato alla quota tendenziale di 126,8 milioni di euro, con “l’Abruzzo è l’unica Regione in piano di rientro in cui si registra una inversione di tendenza in senso peggiorativo dei risultati d’esercizio”, da ben tre anni, tanto da mettere “a rischio è la sostenibilità del Sistema sanitario regionale”. I Tavoli ricordano a proposito delle tempistiche “la procedura d’infrazione UE per il mancato rispetto dei tempi massimi di pagamento dei debiti commerciali da parte delle amministrazioni pubbliche” alla luce degli impegni assunti dall’Italia per l’attuazione del Pnrr, che prevede il conseguimento dell’obiettivo della puntualità entro il primo trimestre 2025. Si ricorda anche che “la quota dell’indennità di risultato dei direttori generali e dei direttori amministrativi è legata allo specifico obiettivo connesso al rispetto dei tempi di pagamento e alla riduzione del debito commerciale residuo”. Come già riferito da Abruzzoweb, altra criticità emersa è il ritardo, ma con monitoraggio al 30 giugno che non tiene conto dei successivi avanzamenti, nella realizzazione ovvero delle Case e degli Ospedali di comunità, finanziate dalla missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Interventi che dovranno essere conclusi e rendicontati entro giugno 2026. Si può ipotizzare che il ritardo dei pagamenti evidenziato dal Tavolo, sia collegato in qualche modo al deficit, visto che le Asl sono impegnate in un draconiano piano di rientro, che ad agosto, ma i risparmi erano già in atto dal 2024, ha visto la formalizzazione da parte della Giunta regionale di obiettivi da far tremare i polsi: ridurre a soli 24,4 milioni di euro il pesante deficit della sanità già a dicembre, e andare in attivo nel 2026 e 2027, con una riduzione dei costi di oltre 157 milioni nel triennio della spesa sanitaria, e poi aggiungendo le entrate fiscali aggiuntive dall’addizionale Irpef, e i tagli al bilancio ordinario, che ridurranno già da quest’anno i margini di manovra della finanziaria regionale. In tal senso, dilazionare i pagamenti è sintomo di sofferenza nel bilancio delle Asl, e anche, si può ipotizzare di una strategia per rinviare il passivo. Venendo dunque alla disamina del tavolo di monitoraggio: il Servizio sanitario regionale ha effettuato, durante l’anno solare 2024, pagamenti per 1.530,852 mln di euro, di cui l’82% relativi a fatture emesse durante il medesimo anno e il 17% relativi a fatture emesse nell’anno 2023. E di essi “il 39% dei pagamenti effettuati nell’anno 2024 è eseguito oltre i termini previsti”. Al primo trimestre 2025 tale percentuale è del 37%, dunque c’è un miglioramento, ma i Tavoli invitano comunque la Regione “ad attenzionare tale criticità”. Con riferimento alle movimentazioni in Piattaforma dei crediti commerciali (Pcc) il Tavolo rileva che nell’anno 2024 pagamenti per il 98% dell’importo dovuto. Risulta, inoltre, che per l’anno 2024 il “Tempo medio di pagamento ponderato” è pari a 66 giorni e il “tempo medio di ritardo ponderato” è pari a +5 giorni. |
