Martedì, 25 Novembre 2025 Vasto

Buon riscontro per l’Aperitalk sull’educazione sessuo-affettiva dei Giovani Democratici

Forte presenza e il coinvolgimento attivo delle ragazze e dei ragazzi

Si è svolto ieri l’Aperitalk dedicato all’educazione sessuo-affettiva, un evento che ha registrato un’ampia partecipazione di giovani, confermando quanto questo tema sia sentito, urgente e necessario. La forte presenza e il coinvolgimento attivo delle ragazze e dei ragazzi dimostrano che le nuove generazioni desiderano parlarne apertamente e chiedono che questi percorsi vengano introdotti nelle scuole fin dalla prima infanzia.

Durante l’incontro si è approfondito il significato reale di educazione sessuo- affettiva, andando oltre tabù e stereotipi. Al centro del dibattito non solo la scuola, ma anche i contesti familiari: è emersa infatti la necessità di fornire supporto e strumenti anche alle famiglie, spesso lasciate sole nell’affrontare temi complessi come il sesso, l’affettività, il consenso, le emozioni e la gestione delle relazioni.

Si è evidenziata l’importanza di educare al rispetto, alla consapevolezza emotiva, ai confini personali e alla parità, superando quei limiti e quei condizionamenti sociali che ancora oggi assegnano ruoli in base al genere.

Il grande riscontro è arrivato anche dal pubblico: i giovani presenti hanno interagito con entusiasmo e curiosità, ponendo numerose domande e rendendo il confronto vivo, diretto e partecipato.

«Diciamo sempre che la politica va fatta tra la gente e non nei palazzi, e ieri lo abbiamo dimostrato davvero» afferma il Segretario dei Giovani Democratici dell’area del Vastese, Mario Enrico Testa. «Abbiamo affrontato un tema che per molti è ancora scomodo, ma la grande partecipazione all’iniziativa ci conferma che è giusto parlarne, perché solo così possiamo iniziare a smantellare quei costrutti sociali che limitano la libertà di tutte e tutti. La cultura della violenza è tossica e riguarda l’intera comunità. La risposta inaspettata e calorosa dei presenti dimostra che la politica, quella più nobile e vera, è proprio questa: una politica che ascolta, coinvolge e parla direttamente alle persone».

«Ringrazio i Giovani Democratici per questa iniziativa importante e per aver invitato la Conferenza delle Democratiche» continua la Portavoce regionale delle Donne Democratiche, Roberta Tomasi. «Un incontro in cui è stata rappresentata e manifestata la necessità delle/dei giovani, numerosi all’appuntamento di ieri, di parlare di educazione alla sessualità e alla affettività.

Lo hanno fatto con la consapevolezza di chi sa che per affrontare il mondo delle relazioni, del rapporto con se stessi e con l’altro è necessario conoscere, comprendere, essere informati a partire dalla scuola e in questo senso il merito è stato anche quello di avere coinvolto la politica e le competenze di chi ogni giorno si trova ad affrontare gli effetti delle molteplici forme di violenza subite da molte donne, giovani e meno giovani.

La violenza si combatte con la prevenzione e per questo oggi è sempre più necessario che questo argomento diventi materia di insegnamento nelle scuole, cosa che chiediamo con la proposta di legge presentata in Considerazione Regionale e che speriamo venga approvata all’unanimità, perché non possiamo cedere a posizionamenti politici o ideologici su un tema così importante».

«Ieri a Vasto abbiamo organizzato un evento sia per parlare dell’educazione sessuoaffettiva come mezzo di contrasto alla violenza di genere, ma anche per sdoganare alcuni dei falsi miti che oggigiorno girano su questo tipo di educazione» scrive Maria Citarella della Segreteria Regionale dei GD. «Educare non significa indottrinare, ma dare gli strumenti alle ragazze e ai ragazzi per comprendere le loro emozioni, come funziona il loro corpo e come rapportarsi alle altre persone senza ledere alla loro autodeterminazione e libertà. Per questo noi Giovani Democratici porteremo avanti questa lotta per costruire insieme alle parti sociali, alle cittadine e ai cittadini una società in cui le donne abbiano i mezzi per riconoscere la violenza e,

soprattutto, in cui agli uomini venga insegnato a comprendere le proprie emozioni, a viverle e parlarne senza vergogna.

È emersa anche la necessità, in un mondo in cui i ragazzi fanno molto affidamento ai social o all’intelligenza artificiale per rispondere ai propri dubbi, di introdurre programmi nelle scuole affidati ad esperte e esperti che possano dare un contributo umano e informato su questi temi. Non possiamo fermare la curiosità dei giovani» – conclude Maria Citarella – «ma possiamo dare loro risposte che li aiutino a migliorare la loro vita e la società stessa, rendendoli liberi dall’ignoranza e dalla paura».

I Giovani Democratici dell’Area Vastese.