Martedì, 25 Novembre 2025 AbruzzoI lavoratori della TUA sono stufi ed organizzano una protesta"Turni sempre più lunghi e malpagati, autobus fatiscenti senza riscaldamento"Un sit in di protesta lunedì 1° dicembre e quattro ore di sciopero l'8 gennaio 2026 per i lavoratori di Tua. Questa l'iniziativa indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, per chiedere di “invertire la rotta a tutti i costi”. Secondo quanto denunciato dai sindacati, l'azienda imporrebbe “turni sempre più lunghi e malpagati, officine e bus fatiscenti, corse svendute a privati. Ma Tua - lamentano - va dritta contro prefetto e ispettorato del lavoro”. Nel mirino delle sigle sindacali la situazione di Pescara dove, denunciano, è in corso “un accorpamento di residenze, di distretti distanti e diversi tra loro che da tempo questo management ha ritenuto mischiare inventando l’area metropolitana, in realtà un entità geograficamente indefinita”. Per quanto riguarda la vecchia unità di produzione a Chieti, lamentano, sarebbe stata “depredata e ridotta a una rotazione di turni facente parte dell’area metropolitana, ma lasciata all’abbandono nel deposito di Brecciarola che sta pagando la telegestione (da telefono, quando rispondono) dagli uffici esercizio della congestionatissima Pescara via Aterno. Si regge oggi solo grazie al buonsenso degli autisti”, dicono. E ancora, i sindacati denunciano “turni di lavoro sempre più lunghi e più pesanti, con tempi di percorrenza decisamente minori di quanto necessario a garantire la puntualità del servizio che, oltre a togliere pezzi di stipendio agli autisti, non lascia spazio alle soste necessarie per garantire il recupero psicofisico ed espone gli autisti alle ire degli utenti, stufi di ritardi continui e quotidiani incrementando il rischio aggressioni”. Per quanto riguarda la rotazione unica, dicono i rappresentanti sindacali, “il punto di caduta di una vertenza durata un anno oltremodo abusato da Tua, distorto e violato, tanto che, a oggi, di 26 autisti in servizio, ben 24 potrebbero attivare una rivalsa contrattuale per il mancato rispetto dei vincoli del contratto aziendale che li espone a condizioni di lavoro capestri”. Nel mirino anche la carenza di personale: “Negazione di ferie, congedi, permessi sindacali con l’aggiunta di straordinari forzati (addirittura volevano un accordo sindacale che obbligava gli autisti a straordinari fissi e continuativi), che qualora rifiutati diventano un timbro di infamia sul lavoratore oggetto di vessazioni poco sottili (se non si collabora niente ferie e cambi turno)”. Inoltre, la protesta deriva anche dal fatto che l'officina e i mezzi sarebbero “fatiscenti. Tua - accusano i sindacati - troppo presa dalle campagne pubblicitarie dei nuovi acquisti (con service e garanzia fantasma), dimentica di manutenere tutti i mezzi datati non solo su climatizzatori e riscaldamento, ma anche su sospensioni che logorano fisicamente autisti e passeggeri e avarie di motori la cui rottura poi tenta di addebitare agli autisti. L’officina in via San Orione ha il riscaldamento rotto, in quella in via Aterno le buche per la manutenzione sono non agibili. Ultima novità il blocco dei pagamenti degli straordinari ai meccanici”. I sindacati contestano anche la nuova organizzazione delle corse, che “ha definitivamente eliminato il tempo di incarrozzamento e sbarco dei passeggeri. L’azienda ha ritenuto, pur di eliminare pochi minuti in più per ogni corsa, che i passeggeri debbano imparare a scendere e salire di corsa e a nulla sono valse le nostre osservazioni al riguardo. La questione a tutt’oggi genera quotidianamente ritardi e disservizi a quanti utilizzano il mezzo pubblico nel completo disinteresse generale”. E ancora, incalzano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal: “Nonostante l’azienda minimizzi sulla questione ed eviti di attivarsi per risolverla, continuiamo a constatare che la soluzione sulla questione evasione, che rappresenta una delle criticità aziendali più importanti, continua a essere totalmente ignorata. La disattenzione sulla bigliettazione è talmente surreale che le nuove emettitrici in modalità pos non permettono l’acquisto plurimo di biglietti con la stessa carta di credito, creando disagio all’utenza e un formidabile alibi per l’evasione”. Infine, nel mirino finisco i subaffidamenti: “Svendere a privati linee extraurbane a 1,80 euro (troppo fastidioso gestire tutto ciò che non gira in pianura nel Pescarese) incassando dalla Regione 2,30: il sottocosto sta nel mancato controllo che i servizi vengano effettuati (istanze reiterate), nel reimpiego di pensionati (spesso ex Tua) delle cui idoneità mediche non si ha mai avuto riscontro, su mezzi che non rispettano i capitolati (ancora peggiori di quelli Tua, più piccoli e senza indicatori di percorso). Argomento portato all’attenzione dell’assessore De Annuntiis e del presidente Sospiri dalle segreterie regionali in una scorsa vertenza - dicono - con zero interesse. A nulla vale il volume di sanzioni che la Tua commina quasi quotidianamente alle aziende che detengono i servizi subaffidati, anzi riteniamo che sia un elemento inequivocabile delle ripercussioni sull’utenza di un servizio precario e inefficiente”. Per i rappresentanti sindacali, le condizioni lavorative degli autisti sono “impossibili” e accusano l'azienda di “una gestione autoritaria e unilaterale, che approfitta del buon senso dei lavoratori chiamati ogni giorno a colmare deficit organizzativi e tecnici e ciò nonostante subiscono richieste di risarcimento danni e lettere di contestazione ingenerando un clima non più sostenibile”. “Metteremo in campo tutto quello che le norme ci consentono - dicono i sindacati - e stiamo valutando nuove forme di protesta: sappiamo che altre unità di produzione stanno andando verso lo scontro. È vergognoso quello che stiamo vivendo e ci domandiamo come pensano i dirigenti Tua di avvicinarsi alle gare con questa incapacità gestionale che vede crescere il numero degli amministrativi e sempre più risparmiare sui servizi perdendo in qualità e garanzia del servizio. Ancor più ci chiediamo quale sia il ruolo di Regione Abruzzo e del controllo analogo della stessa più volte interessati dalle segreterie regionali delle scriventi".
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