Sabato, 22 Novembre 2025 AbruzzoE' guerra delle tessere per il Congresso RegionalePagano Vs Sospiri-Santangelo, Piccone JollyLa corsa è già cominciata, quella dei tesseramenti, e si chiuderà il 18 dicembre, e intanto nella Forza Italia abruzzese già si affilano le armi in vista del prossimo congresso, il primo dove il nuovo segretario sarà eletto dagli iscritti e non nominato come sin dai tempi di Silvio Berlusconi dal partito nazionale. Congresso previsto a primavera, ma da quanto si apprende potrebbe slittare, per evitare dannosi scontri intestini, a dopo le elezioni amministrative di giugno, in primis quelle di Chieti e Avezzano, ma anche quelle di importanti centri come Celano e Castel di Sangro in provincia dell’Aquila, Montorio al Vomano in provincia di Teramo, Guardiagrele in provincia di Chieti. In campo due schieramenti, al netto di battitori liberi, e con tanti big che tengono le carte ben coperte. In ogni caso nessuno ha ancora ufficializzato la candidatura a segretario in un congresso elettivo, una tessera un voto, con più peso per chi detiene cariche politiche, dal parlamentari ai consigli comunali, che è stato voluto per tutta Italia dalla famiglia Berlusconi, nel segno del rinnovamento, molto meno dal segretario nazionale del partito, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che avrebbe preferito la cara vecchia possibilità di nominare dall’alto i segretari regionali, a lui fedeli. In Abruzzo la prima cordata vede ad oggi l’alleanza del segretario attuale, il deputato ed ex presidente del consiglio regionale, il pescarese Nazario Pagano, presidente della Commissione affari costituzionali, e con potenti entrature a Roma, che punta a conservare la carica che detiene dal lontano 2013, questa volta affrontando il voto degli iscritti. Al suo fianco, in primis, il segretario provinciale dell’Aquila, e presidente della Tua, la società regionale del trasporto pubblico, ex sindaco di Avezzano e manager Gabriele De Angelis, come pure il sindaco di Pescara Carlo Masci. Nel chietino l’assessore alle Attività produttive, Daniele D’Amario, a Teramo schierata con Pagano il segretario provinciale Rita Ettorre, ancora invece non si espone il consigliere regionale teramano Emiliano Di Matteo. Dall’altra parte lo storico rivale interno, il potente presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, che con Pagano aveva sottoscritto un patto prima delle politiche del settembre 2022, che hanno visto la riconferma di Pagano, dal Senato alla Camera, e la mancata elezione di Sospiri, sia pure di in soffio, al Senato. E appunto si era pattuito che in questa evenienza, Pagano avrebbe ceduto la carica di coordinatore a Sospiri. Passaggio del testimone mai avvenuto. Sospiri, che comunque ha più volte sottolineato che con Pagano i rapporti sono ottimi, ha stretto una alleanza con il più votato del partito alle regionali del 2024, ben 9.587 preferenze, l’assessore al Sociale e Cultura, l’aquilano Roberto Santangelo, fatto non scontato dopo che i due erano arrivati, ad inizio legislatura, ai ferri corti dopo che Sospiri è stato rieletto, ma con numeri risicati, alla carica di presidente del Consiglio, a cui anche Santangelo ambiva, da vice presidente nella prima legislatura di Marco Marsilio, di Fdi. Va detto però che Santangelo nella sua L’Aquila, dove è presidente del Consiglio comunale, si è fatto non pochi avversari, a cominciare dal vicesegretario provinciale Giorgio De Matteis, per aver tentato, riuscendoci, a prendersi con la forza le redini del partito, ma nel gruppo consiliare è rimasto solo Daniele Parkeller, mentre Guglielmo Santella e Laura Cococcetta sono passati alla civica L’Aquila protagonista, quella dei fedelissimi del sindaco Pierluigi Biondi, di Fdi. A questo proposito oggi è stata convocata una assemblea provinciale ad Avezzano alla presenza anche di Santangelo e del coordinatore dell’Aquila Stefano Cappetti, responsabile dell’ufficio segreteria dell’assessorato dello stesso Santangelo. Dovrebbero far parte nel versante chietino di questa cordata l’ex assessore e capogruppo degli azzurri, il chietino Mauro Febbo, uno dei grandi esclusi delle elezioni del marzo 2024. Scontato l’appoggio ad Avezzano del consigliere comunale Mario Babbo, che ambiva ad essere il candidato sindaco del centrodestra, ma poi la scelta, contrastata dal suo sodale Santangelo, e anche da una parte della base del partito è caduta sull’ex questore Alessio Cesareo. Come pure il consigliere regionale, la sulmonese Antonietta La Porta, vicina a Santangelo. C’è poi una new entry, o meglio, un ritornante di grande peso: Filippo Piccone, imprenditore di livello nazionale, ex consigliere regionale, ex parlamentare, ex coordinatore regionale del Popolo delle libertà ed ex sindaco della sua Celano. Per ora alla finestra ad osservare gli sviluppi e l’esito del tesseramento, in attesa di entrare in campo per far pendere l’asticella dall’una e dall’altra parte, tenuto conto che nel partito, che aveva lasciato nel 2018, è tornato portando in dote ben 3mila tessere raccolte nella campagna di fine novembre 2024. Tenuto conto che ora il suo obiettivo è una candidatura alle prossime Politiche. In una intervista ad Abruzzoweb, che molto rumore ha fatto, va però ricordato che Piccone ha preso di mira il il suo storico nemico Pagano, da quando era in Fi prima del temporaneo addio nel 2018, auspicando di fatto una svolta e un rinnovamento al vertice del partito già dal prossimo congresso. “Questa classe dirigente in termini generali, non particolari, è al canto del cigno perché in realtà è stata nominata, ma adesso dovrà farsi confermare dai numeri”. Aggiungendo: “se Pagano avrà la capacità di farsi eleggere chiaramente tutti noi ne prenderemo atto”, ha detto Piccone, assicurando che candidato o meno segretario sarà nella partita. Concludendo, ecco le regole del Congresso Regionale di Forza Italia, che eleggerà il segretario regionale e i componenti elettivi della segreteria regionale. Partecipano con diritto di voto tutti i soci di Forza Italia residenti nel territorio della regione in regola con l’adesione, e i ‘Grandi elettori’, con diritto di voto ponderato in base alla carica ricoperta. Ovvero 30 voti per ciascun parlamentare nazionale ed europeo, membro di governo esterno, presidente della giunta regionale, 18 voti per ciascun assessore e consigliere regionale, sindaco di un Comune capoluogo, 15 voti per ogni presidente di Provincia, e sindaco eletto nei Comuni con il sistema elettorale a doppio turno, ovvero sopra i 15mila abitanti, 10 voti, nei Comuni capoluogo, ad ogni assessore e consigliere comunale, 8 voti, nell’ambito dei Comuni a doppio turno, ad ogni assessore e consigliere comunale, 5 voti ad ogni consigliere municipale o di circoscrizione, infine 4 voti ad ogni sindaco o consigliere comunale eletto con sistema elettorale a turno unico. Il congresso sarà convocato dal segretario nazionale, Antonio Tajani, con un anticipo non La candidatura a segretario regionale deve essere collegata ad una mozione e ad una lista di candidati a membro della segreteria regionale. |
