Lunedì, 10 Novembre 2025 VastoCinque agenti aggrediti da due reclusi nel carcere di VastoA darne notizia è Mauro Nardella, segretario nazionale del Cnpp-SppClima teso e paura tra il personale del carcere di Vasto dopo una serie di violente aggressioni ai danni di cinque poliziotti penitenziari, avvenute nel giro di appena quattro giorni. Di fronte a una situazione ormai divenuta insostenibile, l’amministrazione penitenziaria ha disposto il trasferimento immediato dei due responsabili, accogliendo le richieste formulate dal sindacato Cnpp-Spp e applicando le direttive previste da una specifica circolare interna. A darne notizia è Mauro Nardella, segretario nazionale del Cnpp-Spp, che ha espresso soddisfazione per la decisione: “I ristretti riottosi devono comprendere che a ogni gesto inconsulto segue inevitabilmente una conseguenza – spiega Nardella –. Allo stesso modo, chi si distingue per comportamenti positivi deve essere premiato. Solo attraverso il confronto tra bene e male si può favorire un percorso di rieducazione autentico e un reale reinserimento nella società”. Il sindacalista, con trent’anni di esperienza nel settore penitenziario, ha sottolineato come il trasferimento, pur non configurandosi formalmente come sanzione disciplinare prevista dall’ordinamento penitenziario, rappresenti una misura efficace per ristabilire la sicurezza e la serenità lavorativa. “Con il trasferimento dei loro aggressori – prosegue Nardella – gli agenti potranno tornare al lavoro con maggiore serenità, sentendo la vicinanza di un’amministrazione che non può e non deve lasciare soli i propri uomini. Viceversa, chi commette atti violenti e non ne subisce le conseguenze, finisce per sentirsi impunito e rafforzato nella propria leadership criminale”. Il segretario ha infine ringraziato i dirigenti dell’amministrazione penitenziaria per la tempestività dell’intervento: “A loro va il merito di aver restituito al personale di Vasto quella fiducia e quell’energia indispensabili per continuare a operare in un contesto tanto difficile e pericoloso. Ora è importante proseguire su questa strada, accelerando l’iter dei trasferimenti e mantenendo un fronte unito in tutti gli istituti italiani. Solo così – conclude Nardella – potremo garantire la sopravvivenza e la dignità del sistema penitenziario”. |
