Lunedì, 10 Novembre 2025 Abruzzo

Scontrto Marsilio - Sospiri: è un caso poltico nel Cdx abruzzese

Il forzista dice ai suoi: "Il Governatore e Fratelli d'Italia arroganti"

E’ diventato un caso politico in seno al centrodestra il rapporto molto teso e distante tra i due uomini più importanti dell’ente regionale: il presidente della Giunta regionale, il 57enne Marco Marsilio, di Fdi, e il presidente del consiglio regionale, il 5oenne Lorenzo Sospiri, di Fi. Un caso che porta con sé anche lo scontro e tra i equilibri di potere nella coalizione a meno di quattro dalla fine della legislatura.

Una situazione quella tra i due big abruzzesi che si trascina da anni, tra alti e bassi, e che quindi caratterizza il clima nella maggioranza ma che nella ultima seduta del consiglio regionale è venuta a galla pubblicamente e in maniera strutturalmente pericolosa, con il forzista di Pescara che per protesta non ha coordinato i lavori dell’assemblea lasciando la palla al vice presidente, Marianna Scoccia, di Noi moderati, stazionando nei banchi della maggioranza nel momento più concitato per rispondere all’atteggiamento arrogante e famelico di Fdi e di Marsilio nel tavolo delle scelte sui contributi da assegnare nella mini variazioni di Bilancio, per le opposizioni di centrosinistra che hanno abbandonato l’aula una omnibus con fondi a pioggia discrezionali.

E facendosi sfuggire la frase, pronunciata vicino ai suoi e alla Lega e rivolta ai colleghi meloniani, il gruppo più forte della coalizione, durante le trattative in Aula “è una giornata intesa che ci insultate”.

E come aggravante c’è che Sospiri è andato su tutte le le furie quando Marsilio ha “nominato” sul campo il capo di gabinetto, Stefano Cianciotta, come l’uomo di raccordo tra Giunta e Consiglio: è stata questa la goccia che ha fatto traboccare il fiato facendo decidere per la protesta, per ora silenziosa.

Ma anche se non ha parlato pubblicamente il presidente del Consiglio, alla terza legislatura, ha sbottato nel corso della recente riunione del comitato regionale di Fi, alla presenza dei big, compreso il coordinatore regionale Nazario Pagano, deputato della prestigiosa commissione Affari costituzionali: Sospiri ha puntato il dito contro lo strapotere “spesso fuori luogo di FdI” e la grande difficoltà ad avere un rapporto istituzionale con il governatore di origini abruzzesi ma pur sempre venuto da Roma e nonostante il riconosciuto livello politico e di rapporti con le situazioni nazionali che contano, ma integrato perfettamente con l’Abruzzo.

Non è dato sapere quale conseguenza produrrà questo sfogo. Tacciono il capogruppo di Fdi Massimo Verrecchia, e della Lega, Vincenzo D’Incecco, come pure quello di Forza Italia, Emiliano Di Matteo e di Noi Moderati, la citata Scoccia.

La presa di posizione è però destinata a pesare nel già conflittuale centrodestra riconfermato fino al 2029 alle elezioni del marzo dello scorso anno, che è atteso da grandi sfide in questi mesi, prima fra tutte il ripianamento del buco della sanità,  e poi l’approvazione di bilancio e finanziaria e di riforme importanti come quella sull’acqua e sul sistema elettorale basato sul collegio unico. Temi sui quali la maggioranza è a dir poco traballante per le diverse posizioni in campo.