Venerdì, 5 Settembre 2025 AbruzzoFESTIVAL DANNUNZIANO: PREMIO FARE PACE A TAJANI E NOA“ISRAELE OLTRE LINEA ROSSA”. CONTESTAZIONI DI PARTE DEL PUBBLICO– Il vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ospite d’eccezione oggi al Festival dannunziano. Sul palco del Porto turistico, prima del concerto di Noa, ha ricevuto dal presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, il premio “Fare Pace”. Il riconoscimento arriva per volontà della Fondazione Crea, “per l’impegno profuso in questi mesi, volto a lenire le sofferenze dei bambini coinvolti nell’inferno di Gaza, aprendo le porte del nostro Paese all’accoglienza delle loro famiglie”. Sul palco, insieme a Tajani e Sospiri, il senatore Nazario Pagano, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, e la vicesindaca, Maria Rita Carota. Quando però è salito sul palco, il vicepremier è stato fischiato e contestato. Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, pescarese, lo aveva accolto all’ingresso del Porto Turistico con un cartello con su scritto, “Governo Meloni, complice del genocidio”, sostenendo che “questo governo nega persino che un genocidio sia in corso, ha affidato la nostra cyber security agli israeliani, ha rinnovato l’accordo di cooperazione militare con Israele i cui aerei fanno la spola con Sigonella, vende e acquista armi, si è opposto in sede europea a qualsiasi sanzione e all’Onu si astiene sul riconoscimento dello Stato di Palestina”. “Si può dissentire, ma noi abbiamo fatto cose concrete, abbiamo salvato vite umane”, ha detto dal palco il ministro e una volta sceso ha incontrato alcune persone che lo criticavano, conversando con loro per diversi minuti, in attesa dell’inizio del concerto di Noa. Ha spiegato che “l’Italia sta facendo grandi sforzi per arrivare alla pace” e che è “tra le nazioni che ha i rapporti migliori con i palestinesi tanto che sta curando molti bambini nei migliori ospedali italiani”. Ha aggiunto che “il riconoscimento viene dagli stessi palestinesi”. Imbarazzo ed amarezza tra gli esponenti di Forza Italia, partito di Tajani, presenti in sala, “visto l’impegno del vice premier e ministro degli Esteri per la pace”. Ingenti le misure di sicurezza, e massima allerta durante i fischi. A seguire la consegna del premio a Noa, da parte del sindaco Masci, di Sospiri, del consigliere segretario del Consiglio regionale, Luca De Renzis. Insieme a loro il maestro Angelo, direttore dell’orchestra che ha accompagnato Noa. Tajani invece non è salito nuovamente sul palco. “Da 30 anni, – ha detto la cantante ad inizio concerto – mi batto per la pace dei popoli. Continuo a sperare. Insieme, nonostante l’inferno di questi tempi, ce la faremo”. Un premio simbolico che intreccia il rosone della Basilica di Collemaggio con un albero di ulivo. “Gli appelli a favore della pace sono sempre benvenuti, Noa è una cantante conosciuta per i suoi messaggi di pace e quindi speriamo che arrivino alle orecchie che devono ascoltare”, ha detto nel punto stampa appena arrivato a Pescara Tajani, a proposito dell’appello dell’artista israeliana Noa, che chiede di sostenere il popolo israeliano e non il governo, di sostenere il popolo palestinese e non Hamas. “Il popolo palestinese è vittima di Hamas, che è un’organizzazione terroristica che sta usando il proprio popolo come scudo umano per proteggere i propri depositi di armi – ha aggiunto – Questo è veramente inaccettabile. Hamas ha dato inizio a tutto ciò che è accaduto. Il governo israeliano, dopo una reazione legittima all’attacco del 7 di ottobre, ha superato il filo rosso della proporzionalità dell’attacco e noi abbiamo detto basta. E quindi tutti gli appelli a favore della pace è giusto che ci siano”. “Io faccio sempre una differenza tra i governi e i popoli, per questo non capisco chi dice no, che non bisogna giocare la partita di calcio contro Israele, ma non è che i giocatori sono membri del governo”, ha concluso. |
