Sabato, 23 Agosto 2025 Abruzzo

Pranzo in noto ristorante ai Parioli e rimborsi ATER

Antidormi, "Solo fango, risparmi senxa auto blu"

Non si placa la bufera mediatica e politica, che ha conquistato anche la ribalta nazionale, che ha investito l’Azienda territoriale di edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila, per il caso del pranzo a base di pesce e champagne nel ristorante Ai piani, ai Parioli di Roma, dal costo di 690 euro, per cinque persone con una fattura intestata all’Ater.

Vicenda a cui è aggiunta poi quella tirata fuori dal quotidiano Il Centro sui rimborsi chilometrici per gli spostamenti con la sua auto da parte del presidente, il 43enne commercialista Quintino Antidormi, residente a Collarmele, per un per totale di 6.234 euro, novembre a giugno scorso, a fronte di 8.300 chilometri percorsi, con il suo mezzo, visto che si sottolinea il presidente, “si è deciso per risparmiare di rinunciare all’auto blu”.

Antidormi ha infatti respinto tutte le accuse, punto per punto, e in una nota di replica all’articolo di giovedì inviata al Centro, parla di “macchina del fango”, di “attacco politico che parte dall’interno dell’ente”, annuncia una “indagine interna” per appurare “chi ha deciso di mandare in giro informazioni strumentali e non vere, celando i risvolti positivi”, uno sparuto gruppo di dipendenti “a cui evidentemente l’impegno e l’efficienza della nuova gestione, rigorosa e produttiva, non piace”. Quella, per Antidormi, del nuovo corso con al suo fianco i componenti del cda Luca Rocci, espressione della maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale e Angela Marcanio, in quota alle opposizioni di centrosinistra, del Pd di Celano.

Sullo sfondo non ci sono solo del resto le cannonate, prevedibili, da parte del centrosinistra, da ultimo un comunicato stampa di fuoco di Avs, mentre il Pd è più defilato e silente. Ma il sospetto che sia in azione anche un “fuoco amico”, in seno al centrodestra in Consiglio regionale. In particolare dentro Fratelli d’Italia.

Occorre infatti ricordare che Antidormi è stato nominato a novembre in quota Massimo Verrecchia, capogruppo in consiglio di Fdi, che ha “soffiato”, dopo un lungo braccio di ferro e con un blitz dell’ultim’ora, la casella che sarebbe dovuta spettare al suo nemico interno, l’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri, mister preferenze alle regionali del marzo 2024, che per quel posto avrebbe voluto Pasqualino Di Cristofano, sindaco di Magliano de’ Marsi, poi diventato amministratore unico di Abruzzo Progetti.

Spettatori interessati il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, notoriamente amico di Quaglieri, e suo fratello Giuseppe Di Pangrazio, del Pd, ex presidente del consiglio regionale. Il tutto in vista delle elezioni nella città marsicana dell’anno prossimo, che anche senza candidati sindaci e liste in campo, già infiammano il clima politico.

Ma al di là dei retroscena marsicani, che potrebbero aver  attivato la “macchina del fango”, veniamo a quella che è la piccata replica dell’Ater, sia per quello che riguarda il pranzo, sia per i rimborsi chilometrici.

Nel primo caso, a fornire una spiegazione è stato il direttore generale Giancarlo Alterio, che ha partecipato alla cena assieme ad Antidormi, un dipendente e due amici dello stesso direttore.

Un mero errore, assicura Alterio, nell’intestazione del pagamento, da parte del ristorante: “avremmo potuto richiedere il rimborso del pranzo, ma non l’abbiamo fatto proprio perché mi sono offerto di offrire io e sono andato a pagare con la mia carta personale. A quel punto la svista da parte del personale del ristorante, che erroneamente ha intestato la fattura all’Ater”. E Antidormi assicura che “dall’Ater non è stato impegnato un solo centesimo per pagare il pranzo”.

Per quanto riguarda poi la vicenda dei rimborsi chilometrici: nella nota al quotidiano Il Centro, il presidente Antidormi fa osservare che non c’è nulla di cui scandalizzarsi, essendo dovuti per legge, e che la cifra è del tutto congrua, dato che Antidormi risiede a Collarmele, che dista a 35 chilometri da L’Aquila dove è la sede Ater, e spesso occorre andare a Roma e girare tutta la provincia e la Regione.

Ma soprattutto ha sottolineato che “la scelta dei rimborsi chilometrici produce un risparmio per l’ente da definire virtuoso: infatti, l’Ater, su decisione di governance passate, si è dotata di una macchina e di un autista a disposizione del vertice politico. Pur potendone usufruire strutturalmente perché previsto, ho deciso di farne a meno, muovendomi con la mia vettura, per mettere a disposizione queste risorse per altri scopi aziendali”.

“I rimborsi, ripeto legittimi, sono sottoposti ad un sistema di controllo interno ed esterno, e quelli dei componenti del Cda sono controllati ed autorizzati dagli Uffici preposti a tale scopo. Una situazione che riguarda questa e le precedenti gestioni”.

E ha aggiunto: “i chilometri fatti testimoniano che questa governance sta lavorando senza risparmiarsi per migliorare la situazione del nostro patrimonio abitativo che ha bisogno di interventi urgenti e per assicurare condizioni sempre più dignitose ai nostri inquilini”.

“Ci stiamo muovendo ad ogni livello per reperire risorse ma anche per raggiungere comuni e incontrare sindaci, proprio per approfondire le problematiche, a volte gravi – ha spiegato ancora con forza Antidormi -. Ci impegniamo giornalmente per dare risposte ai nostri inquilini e rendere più confortevoli ed accoglienti le nostre abitazioni ed i servizi di cui ha competenza l’Ater”.

Infine ha ribadito il suo tremendo sospetto, parlando di “attacco politico che parte dall’interno dell’ente. Evidentemente questo impegno e questa efficienza non piace ad uno sparuto gruppo in seno all’Ater che fa fatica ad accettare la nuova gestione, rigorosa e produttiva, e che quindi ha deciso di mandare in giro informazioni strumentali e non vere celando i risvolti positivi. Ho già annunciato la apertura di una indagine interna per verificare ogni passaggio, nella considerazione che la macchina del fango in atto in questi giorni sta macchiando la immagine di un ente che non è affatto poco trasparente tanto che i documenti sono accessibili a tutti, anche a coloro che ne stanno facendo un uso strumentale che però puntualmente viene smentito dai fatti”.

Di ben altro tenore  il giudizio di Fabrizio Giustizieri, segretario provinciale di Sinistra Italiana – Avs L’Aquila e Pierluigi Iannarelli, segretario comunale dell’Aquila.

“Quella destra che un tempo si faceva paladina di fantomatiche rotture di meccanismi, che si riconosceva nei vessilli di una certa integrità morale, oggi adotta la strategia del sottomarino e si inabissa in imbarazzanti silenzi, non chiede più di voler sapere, di vederci chiaro – si legge nella nota -. I numeri, d’altra parte, ci raccontano molto di un qualcosa che forse andrebbe indagato: migliaia di euro in rimborsi chilometrici e un pranzo da cartolina ai Parioli, intestato (erroneamente?) all’ente che dovrebbe occuparsi delle case popolari. Non si tratta di bizze o di pettegolezzi, ci sono protocolli ed atti; non si tratta di fesserie ma di morigeratezza nella gestione della cosa pubblica”.

E dunque Avs chiede che “vengano rese pubbliche tutte le fatture emesse dall’esclusivo ristorante pariolino del famoso pranzo del 5 Agosto intestate all’ Ater L’Aquila, visto che il direttore dello stesso ha ammesso che la struttura aveva già “in memoria” i dati di fatturazione dell’ente essendo quello uno dei luoghi usi ai pranzi a carico dell’azienda. Già che ci stiamo, perché la trasparenza non è mai troppa, non ci dispiacerebbe vedere tutti i rimborsi richiesti, a vario titolo, dalla dirigenza aziendale e dai vertici politici”.