Venerdì, 22 Agosto 2025 AbruzzoRiforma della legge sulla Polizia UrbanaLa CGIL incalza la Regione, “Contraddice se stessa"“Era il 4 giugno 2020 quando, in risposta ad una nota della Fp Cgil L’Aquila con la quale si chiedeva l’intervento ispettivo regionale sulla nomina di comandante della polizia locale dell’Aquila di un Dirigente estraneo al corpo, la Regione Abruzzo per tramite del Dirigente del Servizio preposto affermava che “..la funzione di comandante è incompatibile con lo svolgimento di altre funzioni o incarichi all’interno dell’Ente di appartenenza” e che tale previsione di cui all’art. 5 della l.r. 42/2013 “..deve essere letta in combinato disposto con l’art. 1, c. 121, della legge di stabilità 2016” che è a suffragio della norma regionale”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale Fp Cgil Abruzzo Molise Luca Fusari. “La Regione ribadiva”, prosegue la nota, “che in forza di tale norma nazionale è il comandante a poter eventualmente svolgere altri incarichi ritenendo impossibile che qualsiasi dirigente possa diventare comandante, come anche affermato dal Consiglio di Stato che ha ribadito che quella di comandante è una professionalità autonoma, acquisibile solo all’interno della polizia locale e non dalla generica organizzazione comunale. Adesso si sconfessa quanto affermato poco tempo fa, Presidente sempre Marsilio, ribaltando le considerazioni che avevano portato alla previsione normativa dell’art. 5 della l.r. 42/2013 senza, peraltro, consultare né le OO.SS., né il Comitato consultivo della Polizia locale di cui all’art. 25 della stessa l.r. 42/2013, che ha funzioni di consulenza tecnica e di supporto operativo all’attività’ della Giunta regionale in materia di polizia locale”. “La Fp Cgil ha già inviato una nota alle autorità preposte (Prefetto, Procura, Regione e Consiglio regionale) nella quale si evidenzia il contrasto con la normativa nazionale della riforma dell’art. 5 della l.r. 42/2013 che, ora, introduce la possibilità di conferire l’incarico di Comandante della polizia locale ad un Dirigente estraneo al corpo di polizia o a dirigente Comandante di altra Amministrazione mediante lo strumento dello scavalco condiviso e nella quale si riafferma come la consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato, con riferimento al Comandante della Polizia locale, ritiene che questo non possa essere posto alle dipendenze di un Dirigente amministrativo che non abbia lo status di appartenenza ai ruoli”. “Per questo è stato chiesto al Prefetto dell’Aquila, in qualità di Commissario del Governo, di informare il Governo stesso degli effetti della novella legislativa al fine di attivare la procedura volta a valutare la legittimità costituzionale della norma così modificata e, allo stesso tempo, abbiamo chiesto alla Regione di abrogare la norma introdotta, nottetempo, con l’emendamento censurato”. “Al Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi chiediamo di essere conseguente a quanto affermato, ovvero che la modifica in questione non è stata espressione di un capriccio di una notte e al fine di non volersi adeguare a quanto obbligato dai giudici, sostenendo insieme a noi la richiesta di abrogazione della norma e la convocazione del Comitato consultivo della Polizia locale, di cui fa parte come Presidente Anci insieme al Presidente UPI, i tecnici del settore e le rappresentanze della polizia locale, organo preposto per esaminare nel merito le eventuali criticità della legge regionale e porvi rimedio. È questo il percorso giusto, non fare un emendamento nato male nei contenuti e nei modi e approvato alla chetichella senza una discussione che coinvolgesse le OO.SS. e l’organo tecnico rappresentativo delle parti”. |