Giovedì, 14 Agosto 2025 Abruzzo

Il velista D'Attanasio è tornato in Italia

Il pescarese è stato liberato dopo ben 5 anni di detenzione

E' rientrato in Italia Carlo D’Attanasio, il velista pescarese che a fine luglio è stato assolto dalla Corte d’Appello della Papua Nuova Guinea ed è stato liberato dopo cinque anni di detenzione.

Questa mattina è arrivato all’aeroporto di Fiumicino per poi essere ricoverato in una struttura sanitaria a Roma.

Lo skipper, infatti, è affetto da una patologia oncologica al quarto stadio.

A Singapore, spiega il quotidiano ‘il Centro’ nell’edizione odierna, D’Attanasio incontrerà il suo legale; poi il ritorno in Italia. Il velista viaggerà su un volo di linea, ma con medici a bordo, perché, viste le sue condizioni di salute, non può affrontare un trasferimento di 18 ore senza supporto.

D’Attanasio era partito per compiere il giro del mondo in barca a vela in solitaria nell’estate del 2019. Nel marzo del 2020 approdò in Papua Nuova Guinea, dove decise di fermarsi per 5 mesi.

Nello stesso periodo, poco prima della sua prevista ripartenza, un piccolo aeroplano si schiantò sull’isola. All’interno del velivolo la polizia trovò 611 chili di cocaina, probabilmente destinati all’Australia.

Dopo qualche giorno in manette finirono tre persone del posto e D’Attanasio, indicato come l’uomo che aveva portato sull’isola il carico di droga 5 mesi prima. Pesante l’accusa: traffico internazionale di stupefacenti. Dopo alcuni mesi, però, il castello accusatorio iniziò a vacillare, anche i giornali locali dubitavano della colpevolezza dell’italiano.

Non bastò: D’Attanasio venne accusato anche di presunti legami con il terrorismo internazionale, mai dimostrati. Nel corso della lunga detenzione la sua salute è progressivamente peggiorata: gli venne diagnosticata una neoplasia al colon con metastasi, per la quale ha dovuto attendere mesi prima di ricevere cure adeguate.