Domenica, 10 Agosto 2025 AbruzzoScatta la caccia ai funghi porcini nei boschiVademecum della Coldiretti per la raccoltaScatta la corsa alla raccolta dei porcini nelle montagne italiane, con il meteo che ha finalmente creato le condizioni per la crescita dei funghi, soprattutto al Nord Italia. A darne l’annuncio è la Coldiretti che assieme a Federforeste ha elaborato un vademecum per andare a caccia delle specialità del bosco in tutta sicurezza perché possono nascondere insidie nocive alla salute. Nelle attività di ricerca e raccolta è dunque necessario – ricorda la Coldiretti – rispettare alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti, come evidenziato nel vademecum realizzato assieme a Federforeste. La ricerca dei funghi richiede preparazione, prudenza e rispetto per l’ambiente. È importante scegliere percorsi adeguati alle proprie condizioni fisiche e mentali, evitando itinerari troppo impegnativi. Prima di partire, è bene informare qualcuno sul luogo in cui ci si recherà e, se possibile, farsi accompagnare: la compagnia riduce i rischi e rende l’esperienza più sicura. Le condizioni meteorologiche – ricordano Coldiretti e Federforeste – vanno sempre controllate, poiché i temporali estivi possono essere pericolosi in ambiente boschivo. L’abbigliamento deve essere adeguato, con scarponi comodi e suola scolpita, capi a strati e uno zaino con l’essenziale. Durante la raccolta, è fondamentale prelevare solo i funghi che si conoscono con certezza, rivolgendosi al servizio micologico dell’Asl in caso di dubbi. Occorre rispettare la natura, evitando di distruggere esemplari sconosciuti o danneggiare la flora. In molte zone è necessario un tesserino o un permesso, quindi è opportuno informarsi sulle normative locali. Rastrelli e uncini sono vietati perché danneggiano il micelio – ricordano Coldiretti e Federforeste -, compromettendo la riproduzione dei funghi. I funghi raccolti vanno puliti subito sul posto, eliminando terra e detriti per mantenerli integri e favorire la diffusione delle spore, e riposti in cestini rigidi e areati, mai in sacchetti di plastica. Il mancato rispetto di queste regole può comportare multe e il sequestro del raccolto. L’attività di ricerca – conclude la Coldiretti – non ha solo una natura hobbistica, ma rappresenta una integrazione di reddito per migliaia di ‘professionisti’ impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, grazie anche alle numerose sagre. |