Giovedì, 7 Agosto 2025 Abruzzo

Arresti domiciliari da scontare in canonica per lo zio che ha accoltellato il nipote

Singolare provvedimento deciso dal Gip del Tribunale di Avezzano

Agli arresti domiciliari Massimo Grossi, il 59enne di Sante Marie (L’Aquila) accusato di tentato omicidio ai danni del nipote, di 36 anni.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha convalidato l’arresto ma ha disposto per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, da eseguirsi nella canonica della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Tremonti di Tagliacozzo.

Una decisione arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia – come riporta Il Centro – che si è svolto nella mattinata di ieri nel carcere di Avezzano, durante il quale l’indagato si è difeso con fermezza, respingendo ogni accusa di aggressione volontaria, e ribadendo di aver dovuto agire per difendersi dalla furia del nipote tossicodipendente, che lo avrebbe colpito con uno sgabello e con violenti pugni al volto.

Episodi di violenza subiti numerose volte in passato e, in questo caso, l’aggressione sarebbe nata da un tentativo del nipote di impossessarsi di una somma di denaro custodita in casa, che sarebbe dovuta servire per pagare la retta mensile della madre anziana – e nonna dell’aggressore – ospite in una struttura assistenziale.

Sia la dinamica dei fatti che i precedenti penali del nipote, già condannato nel 2012 per continue e documentate aggressioni nei confronti dello zio e della nonna, avrebbero rafforzato la tesi della difesa: un palese caso di legittima difesa in una situazione di grave pericolo personale.

Intanto a Sante Marie, riferisce Il Centro – cresce il sentimento di vicinanza nei confronti di Massimo Grossi, un uomo che, secondo molti, ha sopportato per anni l’insopportabile, provando più volte ad aiutare un nipote segnato dalla dipendenza.