Martedì, 22 Luglio 2025 AbruzzoCresce la protesta a Pescara per l'insabbiamento del porto canalePer protesta i pescatori non parteciperanno alla processione in onore di S.Andrea“Gli armatori, al fine di dare una risonanza maggiore alla propria protesta, hanno preso la sofferta decisione di non partecipare, con le proprie imbarcazioni, alla processione di Sant’ Andrea che si svolgerà domenica prossima, sacrificando uno degli eventi più sentiti e più attesi dalla marineria pescarese”. Non si ferma la protesta per l’irrisolta emergenza insabbiamento del porto canale di Pescara. Doriano Camplone, presidente dell’Associazione Mimmo Grosso, non parteciperanno alla processione di Sant’Andrea. “Un atto di protesta, ovviamente, che non intende ostacolare il tradizionale rito dell’ uscita in mare della statua del nostro santo protettore, ne del lancio in mare delle corone commemorative. Tant’è, che la nostra Associazione si è resa comunque disponibile a fornire al comitato organizzativo, le barche necessarie ad imbarcare il santo e la banda, in caso di necessità. La sofferta rinuncia a partecipare alla processione è un atto di protesta che mira a manifestare alla nostra città e alle istituzioni, la nostra sofferenza per i problemi del porto, e vuole mantenere alto l’allarme sulla gravità di una situazione causata da un decennio almeno di mancati interventi, la quale oggi, inesorabilmente, porta il suo salato conto, minacciando seriamente la chiusura del nostro scalo portuale”. “Nonostante la nostra devozione religiosa, il nostro attaccamento viscerale alla festa di Sant’ Andrea e alla processione in mare, di fronte al rischio concreto di rimanere chiusi nel nostro porto, a causa del mancato dragaggio, la marineria non può permettersi di innalzare le folcloristiche bandierine colorate per addobbare le proprie barche, uscire in processione e suonare le trombe a festa, felice e contenta come se fosse tutto apposto. Fino a quando non avremo certezze in merito a concrete azioni risolutive da mettere in atto per affrontare seriamente i problemi del nostro porto, le trombe delle nostre imbarcazioni non potranno suonare a festa, ma continueranno a far sentire il grido di protesta della marineria e la sua richiesta di intervento rivolto agli enti preposti”. conclude Camplone. |