Lunedì, 21 Luglio 2025 AbruzzoBUCO SANITÀ: PD, “157 MLN TAGLI A COMPARTO, 46 A BILANCIO”PAOLUCCI: “ECCO IL SALASSO CHE MARSILIO CI FA PAGARE”“Nel triennio 2025/2027 ammonteranno a 157 milioni di euro i tagli al comparto sanità e a 46 milioni i tagli alla cultura, lavoro, trasporti, ambiente, giovani: ecco il tremendo costo del deficit della sanità, che già ha portato all’aumento delle tasse”. Il salato conto è stato esibito oggi in conferenza stampa dal gruppo del partito democratico in consiglio regionale con i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Di Marco, Antonio Blasioli, Sandro Mariani e Pierpaolo Pietrucci e della segreteria regionale, con il segretario Daniele Marinelli Con tanto di schede e documenti, in particolare i numeri delle delibere di Giunta 307 e 425, che attuano le leggi regionali recentemente approvate per contenere il deficit della sanità, a seguito del tavolo interministeriale del 10 luglio, e alla luce del fatto che per il 2024 il buco da coprire è di 113 milioni, e per il 2025 sarà superiore ai 100 milioni ad essere ottimisti. “Per sostenere il peso insostenibile del deficit sanitario accumulato sotto la gestione Marsilio – hanno esordito gli esponenti dem -, la Regione è costretta a comprimere drasticamente le risorse su tutti gli altri settori chiave per lo sviluppo e la qualità della vita degli abruzzesi. Lo avevamo annunciato mesi fa, ora si sta realizzando e a farne le spese sono lavoratori, come quelli dei servizi di facchinaggio, come gli operatori sanitari che dovranno pagare con la riduzione dei propri stipendi l’inefficienza della governance per 11 milioni di euro; ma anche istituzioni culturali, ad esempio il Marrucino di Chieti che vedrà la scure della regione abbattersi sul 70 per cento di fondi già tagliati di 100.000 euro dal 2024 a oggi”. Con un totale di 45.765.301 euro nel triennio 2025-2027, dunque “settori strategici come cultura, formazione, turismo, ambiente e giovani ricevono briciole e quelli come l’agricoltura subiscono tagli ingentissimi, basti pensare al 60% di fondi in meno per i risarcimenti agli agricoltori per i danni causati dalla fauna selvatica. Le politiche sociali sono gravemente depotenziate e la sanità è ormai ridotta a un’emergenza strutturale”. “A questi tagli riportati in tabella vanno aggiunti i 12, 5 milioni dell’anno 2028 che non sono ancora definibili per missioni e programmi -. In sostanza per coprire il disavanzo 2024, tagliamo risorse alla Regione fino al 2028. Non solo, inciderà in negativo sui numeri contabili anche la variazione di bilancio per la Saga, una variazione che giunge per la terza volta a causa delle numerose variazioni di bilancio che si sono sovrapposte a causa del deficit sulla Sanità che ha lasciato i capitoli di bilancio privi delle necessarie coperture”. “Ci chiediamo cosa accadrà quando dovrà essere coperto anche un altro disavanzo abissale in arrivo, quello del 2025. Intanto nel Programma Operativo 2025/27 che i Ministeri devono ancora validare ed approvare iscrivono 104 milioni delle maggiorazioni fiscali degli abruzzesi a copertura del disavanzo della sanità per ciascuno degli anni 2025/2026/2027 e dunque le risorse che prima finanziavano altri settori non saranno più disponibili”. Spiegano ancora in consiglieri: “la manovra immaginata dalla Regione Abruzzo e contemplata nel Programma operativo 2025-2027 (non approvato) è costituita, per un totale di circa 157 milioni, da – 30 milioni per la contrazione degli investimenti in conto esercizio; – 8,2 milioni mediante un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva; – 5,12 Mln/€ attraverso la razionalizzazione dei dispositivi medici; – 56,54 milioni attraverso la razionalizzazione, dei servizi in appalto; – 13,22 milioni attraverso la razionalizzazione di altri servizi sanitari e non sanitari; – 12,60 milioni mediante un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva incentrata su alcune categorie terapeutiche a maggiore spesa; – 8 milioni attraverso nuovi accordi con MMG, PLS, 118. Tale manovra, in particolare, si innesta nel binario imposto dalla regione che ha imposto alle Aziende sanitarie di rispettare la riduzione del 2% dei costi operativi”. “Ecco perché la situazione è totalmente fuori controllo e solo con i conti economici relativi al 2025 sapremo se rischiamo anche il Commissariamento oltre ad un nuovo possibile aumento delle aliquote fiscali. Oltre ad esserci già ampiamente caduti dentro nei fatti perché i livelli assistenziali ci vedono ultimi in Italia per servizi territoriali e prevenzione, costringendo i pazienti a curarsi fuori dall’Abruzzo, a pagarsi le prestazioni, ad attendere mesi o anni una visita, a stazionare anche giorni al Pronto soccorso, a vivere sulle barelle anche decorsi post operatori, a non avere un medico di base o a rinunciare a curarsi a causa di tutto ciò. Cose che a chi governa non sembrano interessare. I cittadini abruzzesi stanno pagando con le tasse, con i tagli e con servizi negati un deficit costruito giorno dopo giorno. Eppure nessuno della maggioranza si è mai scusato. In questo bilancio non c’è crescita, non c’è visione. Solo un costante rincorrere emergenze prodotte da scelte sbagliate”. |