Lunedì, 14 Luglio 2025 Vasto

In tutto il vastese ferie ordinarie senza chiusure straordinarie

I sindacati non nascondono di essere molto preoccupati

Saranno ferie ordinarie senza chiusure straordinarie per quasi tutte le aziende del Vastese.

”Anche se il complesso quadro internazionale e i probabili nuovi dazi destano preoccupazione”, ha dichiarato ieri, alla collega Paola Calvano del  quotidiano dell’Abruzzo Il Centro  il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana.

”Sono previsti incontri nei prossimi giorni per la valutazione degli impatti su diversi temi, quali dazi, svalutazione del dollaro e inflazione“.

Non nascondono di essere molto preoccupati i sindacati.

”Arrivano le ferie ma restano i problemi”, afferma Franco Spina, segretario generale Cgil, che al Centro dice.

”Ci attende un autunno più caldo che mai. Dopo l’ennesimo dato negativo della produzione industriale che da 28 mesi ormai arretra salvo qualche piccola eccezione, non possiamo che ribadire la forte preoccupazione per il settore automotive ma non solo. E’ incredibile che quando si mettono sul piatto ben 700 milioni per incentivi all’esodo e pochi spiccioli per la programmazione di uno stabilimento, si possa tranquillamente dire che tutto va bene. Negli ultimi 10 anni, la Provincia di Chieti ha perso oltre 4 mila occupati nel settore e tendenziale mente si continua a scendere. Più che continuare a lanciare rassicurazioni, servirebbe una strategia più completa a medio e lungo termine. Continuiamo però ad assistere all’aumento della cassa integrazione e degli ammortizzatori a tutto tondo. Una esplosione nel 2024 e Inizio 2025 con un aumento complessivo di oltre 1 milione e 200 mila ore di ammortizzatori. Più che lasciar trascorrere il tempo, serve che i decisori politici abbiano il coraggio di affrontare le aziende del settore e costruire un’alternativa. Quando termineranno gli ammortizzatori attuali mandiamo tutti a casa? Ogni posto di lavoro stabile perso riusciamo a riconquistarlo a parità di valenza? Gli oltre 4 mila posti a tempo indeterminato e retributivamente valevoli già persi nel settore li abbiamo recuperati? Pensiamo che bastino solo le politiche attive del lavoro esistenti? . Per tornare ad essere centrali, riteniamo siano necessarie azioni di programmazione industriale, politiche di riconversione e rilancio, piano di sviluppo che tenga conto di tutte le attività produttive e dei servizi oltre al turismo e all’ambiente”.