Giovedì, 10 Luglio 2025 Abruzzo

Fimmg Abruzzo, la Regione tace e non sottoscrive l'Air

'Accordo per i medici di famiglia non viene rinnovato da 19 anni'

"Doveva essere sottoscritto entro il 30 giugno, almeno a parole, l'Accordo integrativo regionale (Air) che regola l'attività dei medici di famiglia e che non viene rinnovato da 19 anni.

Noi abbiamo atteso con pazienza la convocazione che non c'è mai stata.

Nemmeno quando, con il tavolo di monitoraggio alle porte, sembrava arrivato il momento per riprendere il confronto". Lo afferma la Fimmg Abruzzo, che torna a lanciare l'allarme sulla situazione della sanità territoriale.
"Evidentemente i nostri politici regionali hanno tempo per molte cose - sottolinea il segretario regionale Fimmg, Mauro Petrucci - ma le ore della giornata finiscono come per incanto quando è necessario fare ragionamenti concreti sul futuro della medicina del territorio, andando a ridiscutere quei parametri fermi ormai da tempo immemorabile. La negoziazione con la Regione è un passaggio fondamentale per far procedere in maniera virtuosa il ricambio generazionale all'interno della nostra categoria. Oggi fare il medico di famiglia è una scelta sempre più difficile. In questo momento, ci vorrebbe una politica coraggiosa, capace di una visione che guarda a un futuro di sviluppo e di ripresa proprio ripartendo dal territorio. Ma di coraggio e di coerenza non ne vediamo. Forse, anzi, la coerenza nel perseguire errori, quella sì".
"Noi - spiega ancora Petrucci - siamo diversi e vogliamo dimostrarlo. E allora, una volta dalla Regione arrivò la minaccia che, se non si fosse trovato un accordo, l'Air lo avrebbero deciso, firmato e imposto. Noi siamo sempre stati disponibili al confronto e alla partecipazione per il rispetto che abbiamo non solo delle istituzioni, ma soprattutto dei nostri assistiti e non vogliamo che il nostro impegno venga messo in discussione. La nostra proposta è pronta: è coerente, è competente, tiene conto anche delle criticità. Caro presidente, cara assessore, visto che voi con l'ente che rappresentate non volete esserci, questo accordo lo sottoscriviamo noi, da soli.
Almeno per coscienza, però, sentitevi impegnati: almeno nel rispetto per il diritto alla salute di quelle persone che dite di tenere in considerazione. Dite soltanto - conclude il segretario Fimmg - perché i fatti raccontano un'altra cosa".