Giovedì, 3 Luglio 2025 Abruzzo"Uno tsunami è alle porte": Uil Abruzzo lancia l’allarme sul futuro dell’automotive regionaleA lanciare l’allarme è il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, commentando le recenti dichiarazioni di Jean-Philippe Imparato"Uno tsunami industriale è alle porte». A lanciare l’allarme è il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, commentando le recenti dichiarazioni di Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, sulla crisi dell’industria automobilistica in Italia e in Europa. Secondo il sindacato, la mancanza di un piano strategico europeo per il settore sta avvicinando l’automotive al collasso, con pesanti ricadute su occupazione e produzione, soprattutto per Italia e Francia. «La questione dell’elettrico, le multe senza una governance europea flessibile per produzione e mercato, rischiano di abbattersi sull’industria automobilistica europea e italiana – spiega Lombardo –. Germania e Spagna si trovano in condizioni differenti: la Germania sta aumentando la produzione militare, mentre la Spagna ha già perso i marchi nazionali e produce per conto terzi. Italia e Francia pagheranno il prezzo più alto». A pesare è anche la crescita dei marchi cinesi: i dati sulle immatricolazioni in Italia a giugno confermano un crollo per Stellantis (-32,9%) e Renault (-30,6%), mentre marchi come BYD (+1284%) e Omoda (+5088%) registrano balzi vertiginosi. In Abruzzo il comparto rischia di essere colpito duramente: «Nella nostra regione lavorano oltre 28mila persone nel settore, tra lo stabilimento Stellantis di Atessa e l’indotto di primo e secondo livello – sottolinea Lombardo –. Le non decisioni di Bruxelles e le parole di Imparato pesano come un macigno sulla tenuta industriale ed occupazionale abruzzese». Per questo, la Uil chiede un intervento urgente: «È ora di dire basta a silenzi e ipocrisie – conclude il segretario –. Chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto con il governo e la Commissione europea per salvaguardare il nostro patrimonio industriale. Invitiamo la classe dirigente abruzzese a fare fronte comune a sostegno dell’automotive. L’allarme lanciato da Imparato va raccolto e portato in tutte le sedi in cui si decidono le sorti del settore"..
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