Martedì, 1 Luglio 2025 Vasto

Dopo 21 anni di servizio la dott.ssa Acquarola lascia l'ospedale di Vasto

Un'altra grave perdita per il "S. Pio" che continua a perdere professionisti di qualità

Dopo 21 anni di servizio, la dottoressa Paola Acquarola lascia l’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto per iniziare un nuovo percorso professionale all’interno del Suem (Servizio di urgenza emergenza medica) 118 Pescara.

Dirigente Medico di anestesia e rianimazione, unica donna presente nell’equipaggio dell’elisoccorso Abruzzo, base Pescara, nonché presidente del Sis (Società italiana sistemi) 118 Abruzzo, la dottoressa Acquarola ha deciso di accettare una nuova sfida “con la consapevolezza – dice – di aver fatto la scelta migliore per me e con la speranza di riprendermi il mio tempo”.

Una decisione sofferta per un medico tanto apprezzato a Vasto e che però, come altri in passato, ha dovuto mettere sul piatto della bilancia il benessere personale dal quale non può prescindere la qualità della “missione” svolta nell’interesse dei pazienti. Negli ultimi anni, infatti, la carenza di personale sanitario e il mancato ricambio generazionale ha causato una situazione critica a livello nazionale e che non di meno ha avuto effetti sul nosocomio cittadino.

“In questi anni – scrive Acquarola rivolgendosi ai colleghi – molti di voi hanno visto e hanno condiviso la mia crescita professionale, umana e, ahimè, anche anagrafica. Vorrei dirvi Grazie per esserci stati sempre, anche nelle situazioni più critiche, ma dopo le quali alla fine ci si saluta sempre con un sorriso, e soprattutto grazie anche per avermi sopportato nelle mie, diciamo cosi, ‘esuberanze’. Saluto con stima e affetto tutto il personale, medici, coordinatori, infermieri, Oss e tecnici terrò sempre nel mio cuore”.

Sul trasferimento della dottoressa Acquarola si è espresso anche Pietro Smargiassi: “Una grave perdita professionale per la Asl02, una professionista di altissimo livello. Vasto può solo ringraziarla per il servizio svolto e augurarle il meglio ma deve anche interrogarsi del perché l’ennesima professionalità fugge da questo ‘ospedale’.
Non siamo attrattIvi, non lo siamo ormai da tanto tempo, l’ospedale si spegne giorno dopo giorno e a favorire tutto questo c’è stata certamente la pessima gestione manageriale degli ultimi anni.
Professionalità come Levantesi (Cardiologia), Sacchet (Geriatria), Biondelli (Ginevologia e Ostetricia)… solo per elencare chi ha lasciato perché umiliato da scelte discutibili che hanno visto premiare nel rispetto delle norme ma a dispetto delle competenze in graduatoria.

Oggi perdiamo la dottoressa Acquarola in un reparto strategico da sempre in sofferenza per assenza di professionisti in quel campo.

Cosa ha fatto la Asl02 per trattenerla, cosa è stato fatto per consentire alla dottoressa di lavorare in serenità e senza affanno, quanto è stato fatto per consentirle di lavorare con turni accettabili?
Questo è solo l’ultimo regalo di una pessima gestione della Asl02.
A pagare il prezzo più alto è la nostra città, ancora una volta mortificata dalla disorganizzazione, incapacità, approssimazione gestionale.

È il tempo di una gestione manageriale interna, locale, che conosca la nostra realtà, i nostri professionisti e le loro ambizioni, che rispetti le graduatorie premiando i migliori, alimentando le legittime ambizioni dei nostri medici senza mortificarne i sogni e le aspettative.

Non resta che sperare che la dottoressa Acquarola abbia la possibilità di realizzare i suoi sogni, lo merita.”