Mercoledì, 25 Giugno 2025 Abruzzo

Dall'Abruzzo e dal Molise un modello per il rilancio

“Restituire funzioni chiare e risorse certe”

“Un modello forte e replicabile su scala nazionale, che segna una svolta, punta a rilanciare i territori e a garantire servizi più efficienti. L’obiettivo è un impegno concreto delle Regioni: restituire alle Province competenze strategiche in ambiti come difesa del suolo, protezione civile, ambiente, formazione e cultura, supportate da risorse adeguate e un modello di governance basato su sussidiarietà e collaborazione tra enti”.

Si è aperto oggi nel Centro-Sud Italia il primo confronto sulle autonomie locali, con Abruzzo e Molise protagonisti di una iniziativa pilota destinata a fare scuola in tutta Italia: Unione delle Province d’Italia (Upi), Regione e Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) lanciano una proposta di legge innovativa per restituire alle Province funzioni decisive e risorse concrete.

Al centro del dibattito, promosso da Angelo Caruso, vicepresidente nazionale Upi e presidente della Provincia dell’Aquila, un processo che, a partire dai territori, ristabilisca ruoli chiari colmando il vuoto lasciato dalla Legge Del Rio.

La proposta, condivisa oggi al Museo Aufidenate di Castel di Sangro (L’Aquila) con il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il presidente di Anci Abruzzo e sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, punta a un percorso condiviso per rilanciare il ruolo delle Province come enti di area vasta e punto di riferimento per i Comuni.

All’incontro hanno partecipato inoltre i presidenti delle Province dell’Abruzzo e del Molise: Ottavio de Martinis, presidente della Provincia di Pescara, Camillo D’Angelo, presidente della Provincia di Teramo, Massimo Tiberini, consigliere delegato della Provincia di Chieti, Daniele Saia, presidente Upi Molise e presidente della Provincia di Isernia, Giuseppe Puchetti, presidente della Provincia di Campobasso, oltre al sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale del Molise, Vincenzo Niro, e il presidente di Anci Molise e sindaco di Macchia Valfortore (Campobasso), Gianfranco Paolucci.

“Siamo di fronte a un momento cruciale per le autonomie locali – ha aggiunto il vicepresidente Upi nonché presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso – Le Province hanno dimostrato in questi anni di essere il pilastro fondamentale per la gestione del territorio e dei servizi, nonostante limiti normativi e finanziari. Ora serve un’azione concreta delle Regioni che dia stabilità, risorse certe e compiti chiari”.

“L’incontro di oggi con la Regione Abruzzo e la Regione Molise è una tappa importante nel percorso che come Upi stiamo compiendo per aprire in tutte le Regioni tavoli di confronto che portino alla modifica delle leggi regionali di attuazione della Legge Delrio – ha dichiarato il presidente Upi, Pasquale Gandolfi – Nei giorni scorsi ho inviato al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, la proposta di legge regionale che stiamo presentando, che mira a riordinare il sistema di governo locale in ambito regionale, in attuazione dei principi della Costituzione e della Carta europea delle autonomie locali, restituendo il protagonismo alle Province e superando le criticità attuali. La priorità è di ricostruire un efficace esercizio delle funzioni di livello provinciale, per assicurare ai cittadini e alle imprese servizi efficienti, un sistema burocratico affidabile e una semplificazione dell’amministrazione pubblica. Un obiettivo che necessita di una forte e leale alleanza tra Regioni e Province, per costruire un sistema regionale delle autonomie locali.  Per questo è essenziale a livello nazionale il sostegno in questa azione della Conferenza delle Regioni, e a livello territoriale il raccordo tra le Upi regionali e le Regioni. La disponibilità mostrata oggi dal presidente Marsilio e dal sottosegretario Niro è un passo in avanti essenziale”.

Ha detto il presidente Marsilio: “Sono qui per partecipare pienamente a questo importante momento di confronto con le province non solo abruzzesi e per sostenere l’iniziativa che si sta prendendo a livello nazionale”.

“Spero che questa iniziativa, che parte dal basso, venga ascoltata in alto e possa spingere il Parlamento a dare la giusta attenzione a questo tema, a vincere anche una certa paura di impopolarità – ha aggiunto Marsilio – perché è sempre più facile strillare che è meglio chiudere, tagliare, diminuire, cancellare, piuttosto che ripristinare, fare, aggiungere. Io penso che invece le istituzioni, che sono una cosa seria, debbano funzionare bene, cosa che le province non possono fare, ridotte nella condizione in cui sono state messe dalla Legge 56/14, la riforma Del Rio che peraltro lavorava nella prospettiva a di una loro abolizione totale.  Non è andata così – ha ricordato il presidente della Regione – e il popolo ha votato contro quella riforma costituzionale, le province sono rimaste in vita, anche se in questa condizione asfittica e nell’incertezza giuridica che ne è seguita, ma ora vanno riportate al centro dell’architettura democratica”.

Ha aggiunto Caruso: “Ringraziamo il presidente Marsilio per la disponibilità che ci ha dato. Il prossimo passo è l’apertura di un tavolo politico e tecnico alla Regione Abruzzo per avviare concretamente la modifica della Legge regionale 32 del 2015. A guidare i lavori dovranno essere il principio di sussidiarietà con la più efficace allocazione delle funzioni amministrative a livello territoriale, per migliorare l’amministrazione locale, valorizzando le Province come unico ente di area vasta”.