Venerdì, 13 Giugno 2025 Abruzzo

Un ricorso collettivo contro le 4mila multe comminate agli automobilisti

Secondo la Procura di Chieti l'autovelox era malfunzionante

Un ricorso collettivo per contestare le 4.000 multe dello Speed scout, l’autovelox mobile montato su una macchina della polizia municipale di Francavilla che, secondo un’inchiesta della procura di Chieti con 5 vigili urbani indagati, era «malfunzionante e rilevava superamenti dei limiti di velocità mai avvenuti». A valutare la class action è Federconsumatori Abruzzo.

«La sicurezza stradale è un diritto. Ma anche la trasparenza e la legalità delle sanzioni lo sono», dice Francesco Trivelli, presidente dell’associazione di promozione sociale. La vicenda dello Speed scout, come ripota il CeNtro,  “impazzito” è «paradossale, con gravi conseguenze per automobilisti e consumatori incolpevoli. Una vicenda che s’intreccia con l’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale sugli autovelox, pensato proprio per evitare abusi e distorsioni. Se si dimostrerà che il dispositivo in dotazione alla polizia locale di Francavilla, impiegato dal luglio 2020 al dicembre 2023, era senza le necessarie verifiche di funzionamento e con una configurazione tecnica che non distingueva i veicoli realmente in infrazione, i veri danneggiati – ancora una volta – saranno i cittadini che hanno pagato regolarmente le multe non dovute». Da ieri, a livello nazionale, sono entrate ufficialmente in vigore le nuove disposizioni del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) sull’installazione degli autovelox.