Domenica, 8 Giugno 2025 AbruzzoREFERENDUM: ALLE 19 AFFLUENZA 15,8%, IN ABRUZZO AL 13,8%AL BALLOTTAGGIO DI ORTONA I VOTANTI SONO STATI IL 25,9%Urne aperte in tutta Italia oggi e domani per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza, che per essere validi devono superare il quorum del 50%. Alle 19 di oggi l’affluenza è del 15,8%. Abruzzo sotto la media, al 13,9% Lo si apprende dal sito del ministero dell’Interno. Si tratta di un dato in forte calo rispetto al referendum abrogativo sull’acqua del 2011, quando alla stessa ora si era recato alle urne il 30,3%. Quello del 2011 è l’ultimo referendum in cui si è votato in due giorni e soprattutto è l’ultimo in cui è stato raggiunto il quorum, con il 57% circa dei votanti. Alle 12 invece l’affluenza era stata del 7,4%. I seggi si sono aperti questa mattina alle 7 e chiuderanno alle 23. Mentre domani, lunedì 9 giugno, si potrà votare dalle 7 alle 15. A seguire lo spoglio. Si vota anche per i ballottaggi delle elezioni comunali. In Abruzzo ad Ortona, dove lo spareggio è tutto nel centrodestra: si sfidano, infatti, il candidato sindaco Angelo Di Nardo, sostenuto da una coalizione composta da Fratelli d’Italia e tre liste civiche (Città che Amo, Forza Giusta per Ortona e Di Nardo Sindaco) e Nicola Fratino, sostenuto da Forza Italia, Lega, Noi Moderati e due civiche (Alleanza per Ortona, Ortona Popolare). L’affluenza alle 19 è stata del 25,9%, al primo turno, alla stessa ora era del 38,3%. Al primo turno Di Nardo ha ottenuto 3.512, pari al 26,93% delle preferenze, mentre Fratino ha raggiunto 3.025 voti (23,2%). Ilario Cocciola, centrosinistra, si era fermato al 20,15%. Pur non essendoci stati apparentamenti ufficiali, la campagna elettorale del turno di ballottaggio è stata finalizzata per entrambi a conquistare i voti degli altri candidati, soprattutto quelli dei civici, come Leo Castiglione, sindaco uscente caduto in anticipo (12,9%), e Cristiana Canosa (11,3%). Ballottaggio anche a Bisegna in provincia dell’Aquila, fra i due candidati sindaco, Maurizio Conte e Donato Buccini, che nella prima tornata hanno ottenuto un risultato di parità, 83 preferenze ciascuno, con due schede nulle e un solo voto attribuito a una delle altre 23 liste. Erano 25, infatti, quelle presentate in totale, con 250 candidati consiglieri, molti di più dei residenti che, al 31 gennaio scorso, risultano essere 212. Ma solo quattro liste erano collegate a partiti e movimenti locali, mentre le rimanenti 21 erano prevalentemente composte da agenti di polizia penitenziaria provenienti da altre regioni. Agenti che hanno potuto godere di un mese di aspettativa retribuita per la campagna elettorale. Nei Comuni sotto mille abitanti, infatti, la legge non richiede la presentazione delle firme. Il tutto consentito da una discutibile norma di cui da anni si chiede la modifica. A livello nazionale sfida al ballottaggio a Matera e Taranto, capoluoghi di provincia, e 13 città sopra i 15mila abitanti, nelle quali al primo turno di elezioni amministrative, il 25 e 26 maggio, nessun candidato sindaco ha raccolto la metà più uno dei voti necessari per essere eletti. A Matera il candidato di centrosinistra Roberto Cifarelli ha raccolto il 43,5% dei voti, mentre Antonio Nicoletti, sostenuto dal centrodestra, ha ottenuto il 37% dei consensi. Le liste a sostegno di Cifarelli hanno avuto il 52,4% dei voti e avranno dunque la maggioranza dei seggi nel Consiglio comunale anche in caso di vittoria di Nicoletti il quale, se fosse eletto sindaco, si troverebbe ‘azzoppato’ avendo una maggioranza in Consiglio diversa da quella che lo ha candidato. A Tarantola sfida è ora tra Piero Bitetti, che al primo turno ha ottenuto il 37,39% espressione del movimento civico Con di Michele Emiliano e sostenuto dagli altri partiti di centrosinistra, e Francesco Tacente (26,14%) che ha guidato una coalizione formata da movimenti civici, alcuni con candidati vicini all’ex sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, e sostenuto anche da Udc e Lega (senza il proprio simbolo ma con la lista Prima Taranto). Il Movimento Cinque Stelle che ha candidato come sindaco la giornalista Annagrazia Angolano e che ha raggiunto il 10,9%. Pur senza apparentamento ufficiale Angolano ha dato indicazione di voto per il candidato Dem. Sul fronte opposto, quello del centrodestra, Tacente potrà contare sull’apparentamento ufficiale del candidato di Fratelli d’Italia e di Forza Italia Luca Lazzaro che ha raccolto il 19,4% di voti al primo turno. I REFERENDUM Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si sono schierati per l’astensione, Diversa la posizione di Noi Moderati che ha annunciato di votare No su tutti i quesiti. Diversificata la posizione dei partiti di opposizione, con Alleanza Verdi-Sinistra schierata per il sì a tutti e cinque i quesiti. Il Pd ha una linea ufficiale a favore del Sì su tutti i referendum, anche se alcuni esponenti dem – l’ala riformista – hanno annunciato che voteranno Sì solo ai quesiti sulla cittadinanza e sulla sicurezza sul lavoro, e No agli altri tre che coinvolgono, in parte, il Jobs Act. ll Movimento 5 Stelle ha invitato i suoi elettori a votare Sì sui quattro referendum sul lavoro, lasciando libertà di voto su quello relativo alla cittadinanza. Da Azione un Sì convinto sulla scheda che interviene sulla cittadinanza e 4 No su quelli relativi al lavoro. |