Venerdì, 6 Giugno 2025 ChietiLa Corte dei Conti condanna l'ex sindaco di destra Di Primio. Assolto FerraraRitenuto responsabile del dissesto finanziario al Comune di ChietiTra le cause che hanno portato in dissesto economico e finanziario il Comune di Chieti ci sono le condotte dell’ex sindaco Umberto Di Primio e dell’ex assessore alle finanze Valentina Luise. Secondo la Corte dei conti, come riporta il Centro, le responsabilità del dissesto vanno attribuite solo ai due ex amministratori, mentre risultano scagionati sia l’attuale sindaco Diego Ferrara, che l’attuale assessore alle finanze Tiziana Della Penna e i nove ex revisori dei conti finiti nell’inchiesta della Corte. La condanna per Di Primio e Luise è al pagamento di una sanzione pecuniaria, 22mila euro per l’ex sindaco e 12.500 per l’ex assessore, e applica nei loro confronti le sanzioni interdittive, tra cui l’incandidabilità per un periodo di dieci anni. Viene riconosciuta a carico di Di Primio e Luise «la responsabilità, a titolo di colpa grave, per aver contribuito al verificarsi del dissesto finanziario del Comune di Chieti». La Corte ricorda che le cause di un dissesto sono diverse e fra loro concomitanti. Nell’azione amministrativa di Di Primio e Luise, e solo nella loro, sono rintracciabili alcuni dei motivi per cui l’ente è andato in default. «Occorre evidenziare», si legge nel provvedimento, «che nel periodo di riferimento, e al momento della conclusione degli incarichi dei convenuti, il Comune di Chieti versava in una situazione di strutturale criticità finanziaria, non sanabile con gli strumenti ordinari a tal fine previsti dall’ordinamento. Tale situazione si era palesata negli anni principalmente attraverso la mancanza di liquidità e il conseguente ricorso sistematico all’anticipazione di tesoreria, la consistente massa di debiti fuori bilancio e di passività potenziali legate al contenzioso, la cronica difficoltà di riscossione delle entrate proprie e di gestione dei residui attivi, in correlazione con le criticità nell’attività di riscossione svolta della partecipata Teateservizi. Di rilievo era altresì il disavanzo di notevole entità (pari a euro 74.162.237 nel rendiconto di gestione 2020). Deverammentarsi che la giurisprudenza contabile ha più volte chiarito che l’emersione di gravi tensioni di cassa rappresenta un chiaro indice rilevatore di una situazione di squilibrio dell’Ente”. In un quadro così delineato, la condotta esigibile dagli amministratori avrebbe richiesto l’adozione di iniziative tempestive e adeguate a rimuovere le cause delle rilevate criticità e impedirne l’aggravamento, nonché di iniziative idonee ad assicurare il risanamento dell’Ente quando ancora poteva essere evitato il dissesto, ancor più considerando che l’esigenza di un fattivo intervento era stata ripetutamente sollecitata dai Collegi dei revisori e dalla Sezione di controllo della Corte dei conti». “In simili circostanze risulta che gli amministratori in carica hanno scelto di non adottare tempestivamente le azioni di indirizzo, di impulso e di controllo politico-amministrativo volte ad attuare le iniziative correttive di cui i diversi organi di controllo avevano prospettato la necessità, proseguendo nella gestione, ignorando o sottovalutando i fattori di squilibrio e i fenomeni patologici di cui erano a conoscenza». L’attuale sindaco e il suo assessore Della Penna sono stati assolti . «Il ricorso deve essere invece respinto nei confronti del dottor Ferrara e della dottoressa Della Penna», si legge nel provvedimento, «ritenendo esclusa una loro gravemente colposa contribuzione alla determinazione del dissesto finanziario del Comune di Chieti». La Corte sancisce il fatto che all’atto dell’insediamento dell’amministrazione Ferrara la situazione economica dell’ente già molto grave. LE REAZIONI FERRARA E LA PENNA, “CONFERMATO NOSTRO CORRETTO OPERATO” La decisione della Corte dei Conti che ha riconosciuto la piena estraneità mia e dell’assessora al Bilancio, Tiziana Della Penna rispetto al dissesto finanziario del Comune di Chieti non solo ci assolve, ma conferma la correttezza del nostro operato in questi anni difficili”, così il sindaco Diego Ferrara sul decreto n.12/2025 con cui la Corte dei Conti ha rigettato il ricorso che ipotizzava responsabilità da parte dell’attuale Amministrazione per il dissesto finanziario, attribuendole invece esclusivamente al passato governo cittadino. “Non posso negare che in questi mesi la preoccupazione non sia mancata – afferma Ferrara –. Nonostante la piena consapevolezza di non aver contribuito in alcun modo alla creazione del debito milionario che ho trovato al momento del mio insediamento, ho vissuto con il peso della possibilità di essere coinvolto come responsabile di una situazione che non solo non mi apparteneva, ma che fin dal primo giorno ho cercato di affrontare con trasparenza, rigore e spirito di servizio. Non mi ha mai preoccupato l’eventuale sanzione o il rischio di incandidabilità: ciò che mi stava a cuore era salvaguardare la mia dignità personale legata al difficile ruolo di sindaco, per me valore prioritario insieme alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in questa attesa. Il decreto della Corte dei Conti – prosegue Ferrara – chiude finalmente un capitolo che ha toccato la vita politica e personale mia e della mia Giunta. Chi ha cercato di costruire su questo un teorema politico, oggi trova nella verità giudiziaria un argine chiaro e invalicabile, messo nero su bianco sulle pagine dell’atto. Siamo stati chiamati a governare nel momento amministrativamente peggiore della storia della città e abbiamo fatto scelte difficili, talvolta impopolari, ma sempre necessarie per evitare che Chieti sprofondasse ancora di più. Ora possiamo proseguire con maggiore forza e serenità nel nostro lavoro di ricostruzione economica e amministrativa dell’Ente – conclude Ferrara –. Lo dobbiamo alla città, a chi ci ha dato fiducia, e a chi ha capito che ogni nostra scelta, in questi anni, è stata guidata solo dal senso del dovere e dall’amore per Chieti”. “Il pronunciamento della Corte dei Conti rappresenta un passaggio cruciale, non solo per il valore giuridico che restituisce piena chiarezza sulla nostra totale estraneità alle responsabilità del dissesto, ma anche per il valore simbolico che racchiude: quello di un lavoro silenzioso, costante, spesso dietro le quinte, portato avanti con rigore e pazienza in questi anni difficili – dichiara l’assessora al Bilancio Tiziana Della Penna – . Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti: rendiconti chiusi in positivo, un bilancio finalmente riequilibrato, la riscossione ripartita nonostante il fallimento della società partecipata, l’accesso a fondi nazionali, regionali ed europei che ci hanno consentito di restituire respiro all’Ente e speranza alla città. Questo non è stato un lavoro in solitaria, bensì corale: dell’esecutivo, ma soprattutto di dirigenti, funzionari e impiegati che hanno condiviso con noi un percorso tutt’altro che semplice. A loro va la mia più sincera gratitudine. Senza la loro dedizione e supporto, questo cammino non sarebbe stato possibile”. PAOLUCCI, “E’ IL CENTRODESTRA AD AVER PORTATO CHIETI NEL BARATRO” “La decisione della Corte dei Conti conferma con nettezza quanto abbiamo sempre sostenuto: il sindaco Diego Ferrara e la sua Amministrazione hanno agito con correttezza e lavorando ad un risanamento constante e sopratutto non hanno alcuna responsabilità nel dissesto finanziario del Comune di Chieti. Oggi quel giudizio è scritto nero su bianco, con la forza di un decreto che chiude ogni equivoco e fa finalmente chiarezza sul passato in modo anche celere”, così il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci. “Al sindaco Ferrara va il mio pieno sostegno, politico e personale – sottolinea Paolucci – . In questi anni difficili ha avuto il coraggio di affrontare una situazione drammatica ereditata, mettendo in campo una gestione seria e risanatrice, nonostante gli enormi ostacoli. La situazione trovata all’insediamento ha imbrigliato l’azione amministrativa, di fatto rubando un pezzo di futuro alla città. Ora la verità è stata scritta con chiarezza: le radici del nuovo dissesto della città di Chieti arrivano da lontano, ed è bene che oltre alle cause, siano state cristallizzate anche le responsabilità di chi ha male amministrato, come abbiamo chiesto quando la città è andata in dissesto dopo ben 10 anni di gestione del centrodestra che hanno portato il Comune di Chieti nel baratro. Oggi è ancora più chiaro che Chieti ha un Governo cittadino che con il sindaco Ferrara alla guida ha avuto la forza e l’onestà di avviare un necessario e valido percorso di risanamento”. |