Giovedì, 5 Giugno 2025 Abruzzo

Ordine dei Giornalisti Abruzzo contro De Laurentiis, 'bullismo ai giornalisti'

Critiche dopo parole di De Laurentiis, 'se vedo un tg mi tocco'

L'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo condanna le parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, durante un'intervista a Rete 8, a margine della presentazione dei ritiri della squadra a Dimaro (Trento) e Castel di Sangro (L'Aquila).
Nel corso dell'intervista, De Laurentiis ha chiesto al giornalista Daniele Cristofani la sua età e, proseguendo, ha esclamato: "Perché lei, a 25 anni, appartiene a quei rompi...

di televisioni stantie, vecchie che parlano solo delle cose che non funzionano, invece di raccontare ciò che in Italia può funzionare?" Poi, ha aggiunto: "Quando la sera ceno e vedo un telegiornale della disgrazia, io mi tocco le p...! Non si può rompere i c...

agli italiani con telegiornali pieni di cattive notizie". Parole accompagnate da un gesto apotropaico.
Marina Marinucci, presidente dell'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo, ha espresso il suo disappunto in una nota: "Toccarsi i genitali - ha scritto - è un comportamento che si allinea ad altri gesti tipici di certe figure del calcio, come il presidente De Laurentiis. A suo dire, ogni volta che guarda un telegiornale, ricorre al gesto più teatrale contro la 'sfiga'. E chi altri porterebbe più sfortuna se non i giornalisti, secondo la visione del presidente del Napoli?" Marinucci ha continuato: "Il collega apostrofato come portatore di sfiga, ha risposto con una sola battuta che ha messo a sedere il presidente, costringendolo a ripetersi, evidenziando la sua scarsa inventiva".
Rivolgendosi direttamente a De Laurentiis, la presidente ha aggiunto: "Altri grandi del calcio hanno adottato metodi più interessanti, meno volgari, sotto il profilo antropologico. C'è chi ha un mago personale, chi porta calzini 'portafortuna' o mette una bottiglietta amuleto sulla panchina. Insomma, quando guarda il telegiornale, forse sarebbe meglio evitarlo a pranzo o cena. Non è colpa dei giornalisti, ma dei fatti che accadono nel mondo".
Anche il Sindacato Giornalisti Abruzzesi ha espresso un giudizio di critica: "Non c'è niente da ridere - si legge - di fronte a un atto di bullismo dialettico rivolto a un operatore dell'informazione. Respingiamo con forza le parole del presidente".