Giovedì, 29 Maggio 2025 Vasto

L’ immobile sottratto alla criminalità sarà utilizzato per percorsi di autonomia per persone con disabilità

I beneficiari saranno individuati in base ad una procedura ad evidenza pubblica

La giunta comunale in data odierna ha deliberato l’utilizzo di un immobile sottratto alla criminalità organizzata
e sito in via Colli a Vasto per la finalità sociale, e di realizzare un gruppo appartamento per persone con
disabilità e promuovere un’azione di cohousing come previsto dalla Legge Dopo di noi. I beneficiari saranno
individuati in base ad una procedura di evidenza pubblica. Il progetto sarà cogestito con Anffas Onlus Vasto,
riconosciuta partner del progetto in seguito a procedura ad evidenza pubblica posta in essere dal Comune. Il
programma prevede anche di sostenere l’accesso dei beneficiari del mercato del lavoro oltreché la possibilità
di sostenere un’esperienza di vita quotidiana senza il supporto della famiglia.
 “Grazie all’edificio di via Colli riusciamo ad offrire degli spazi di residenzialità assistita a favore di persone
disabili. Sempre più le famiglie cercano di evitare l’istituzionalizzazione in grandi strutture, prediligendo
piccole comunità o residenze che promuovano - ha dichiarato il sindaco Francesco Menna - l’autonomia e
l’inclusione sociale. Siamo molto soddisfatti di poter utilizzare un immobile sottratto alla criminalità che
consentirà di portare avanti un importante progetto sociale”.
 “Un ambizioso traguardo raggiunto per la prima volta dal Comune di Vasto per il progetto “Dopo di noi”. Una
scelta dall’alto valore simbolico e sociale che permette la riconversione di un bene sottratto alla criminalità
organizzata in favore della collettività ed un progetto sociale importante. L'obiettivo è garantire - ha
evidenziato l’assessore alle Politiche sociali Anna Bosco - la piena autonomia e inclusione sociale di queste
persone, anche dopo la scomparsa dei genitori o dei familiari che si prendevano cura di loro. Questo spazio
non sarà solo un’abitazione ma un luogo dove persone fragili potranno contare su supporti educativi, sanitari
e sociali integrati, e su una rete costruita insieme con le famiglie e con il territorio. L’abitazione sarà
personalizzata e dotata di tecnologie di domotica e interazione a distanza. Un ringraziamento agli organi
giudiziari, alle forze dell’ordine, al dirigente e agli uffici dei Servizi sociali”.