Martedì, 27 Maggio 2025 Vastese

Il Sindaco Di Fonso: “Chioschi sulla ciclabile? Decidono i Comuni”

Bollato l’emendamento alla legge 5 del 2007 presentato dal consigliere regionale Nicola Campitelli

"Propaganda elettorale”. Il sindaco Nino Di Fonso bolla così  l’emendamento alla legge 5 del 2007 presentato dal consigliere regionale Nicola Campitelli (e attualmente sospeso), contro il quale sono insorti associazioni, comitati e organizzazioni di categoria che sabato scorso a Vasto hanno organizzato un partecipato sit in a piazza Fiume.

“C’è una legge che tutela la Costa dei Trabocchi, se la Regione continua a pensare che si può fare tutto sul territorio io domani mattina faccio una programmazione e la porto in consiglio comunale”, afferma il sindaco, “dico che sul mio territorio non voglio più di tre chioschi e indico in quali punti possono essere realizzati. E questa è una provocazione che ho lanciato anche al presidente della Provincia Francesco Menna. Oltre ad essere sindaco sono anche imprenditore”, continua Di Fonso, “ed in quanto tale  dico che quell’emendamento non aiuta gli imprenditori. La programmazione del territorio è in capo ai comuni e ci tengo a precisare che non sono l’unico sindaco a mettere tutto nero su bianco. Io rappresento la mia comunità e se Regione e Provincia vogliono dare la Via Verde ai privati io ne farò un luogo di culto. Dobbiamo iniziare a lavorare dal basso”, insiste il sindaco, “nessuno mi ha coinvolto prima della presentazione dell’emendamento, nessuno mi ha chiesto cosa ne pensassi di quella proposta.  La pista ciclabile non può diventare un’attività di lucro. Per i servizi da dare ai cittadini e ai cicloturisti ci sono le vecchie stazioni ferroviarie”, conclude Di Fonso. Sul problema dei punti ristoro interviene anche l’Udc.

“Siamo favorevoli alla presenza di servizi e punti di ristoro in grado di rispondere alle esigenze di turisti e cittadini, ma tali interventi devono essere pianificati con criterio, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio, di un uso sostenibile del suolo e dell’equilibrio economico tra gli operatori”, sostiene Incoronata Ronzitti, coordinatore territoriale di Vasto, “un chiosco ogni 400 metri rischia di compromettere l’equilibrio del territorio, rendendo gli investimenti non sostenibili e danneggiando lo stesso paesaggio che vogliamo valorizzare. Serve una visione d’insieme e buon senso nella pianificazione, non penalizzando i chioschi che sono da molti anni lungo la Costa dei Trabocchi”.

Ronzitti “auspica la definizione di una normativa sovracomunale, o di un piano d’area condiviso, che consenta ai Comuni di gestire in modo uniforme ed efficace le politiche territoriali, con una visione a lungo termine. Per quanto riguarda la Riserva Marina di Vasto già avere previsto di ridurre il numero dei punti ristoro è un passo avanti,  ma anche in questo tratto prevederne comunque otto non è sostenibile ed economicamente vantaggioso”.

Anna Bontempo (Il Centro)