Lunga conferenza stampa dei consiglieri comunali di San Salvo Popolare e Liberale, Alfonso Di Toro e Giancarlo Lippis.
Ad aprire l’incontro con i giornalisti è stato Di Toro che ha ripercorso la sua storia politica e ha ricostruito quanto accaduto in questi tre anni.
“Ci tengo a precisare - ha esordito Di Toro - che ho fatto politica solo e sempre con i voti degli elettori e senza mai avere altri incarichi o cariche. Nel 2022 ho deciso di candidarmi e nel mio ruolo di consigliere comunale ho sempre avanzato proposte. Purtroppo il ruolo di consigliere comunale in questa maggioranza è sempre stato sbeffeggiato. Dal primo anno i bilanci venivano condivisi con noi già pronti e solo qualche giorno prima del consiglio comunale. Puntualmente per tre anni il bilancio viene chiuso con un grosso disavanzo e qui la mia domanda è: o il bilancio è fatto male o ci sono troppi soldi che a questo punto potevano essere usati per abbassare le tasse ai cittadini oppure per risolvere le situazioni in città come le strutture sportive calcistiche che sono ormai inutilizzabili da 5 anni o come il canile comunale costretto alla chiusura dagli organi competenti. A inizio mandato abbiamo chiesto la riqualificazione di via Grasceta visto che è l’unica strada che può collegare la città alla Marina ma a parte le promesse i fatti non ci sono stati. Sulla Particella 18 - rimarca Di Toro - siamo stati informati ad atto già approvato. Vogliono farci credere che la vendita a poco più di 2 milioni di quel terreno serva per rifare il lungomare nord ma con quella cifra non si riesce a fare nulla visto che il tratto sud è costato quasi 10 milioni di euro. Come San Salvo Popolare e Liberale abbiamo chiesto privatamente al sindaco e pubblicamente la trattazione di alcuni temi come l’assunzione di agenti della Polizia Locale, la sistemazione della struttura sportiva alla Marina e la carenza di edifici di edilizia popolare ma anche in questo caso non abbiamo avuto risposte. L’apice è stato peró raggiunto con la nostra mozione, presentata quindi dalla seconda forza di maggioranza, che impegnava il sindaco a presentare tutti gli atti per chiedere la fermata dei Frecciarossa alla stazione Vasto-San Salvo. Con questo documento chiedevamo anche di agire insieme a tutti gli altri comuni del territorio ma la giunta ha pensato bene di non trattare l’argomento. La conclusione è arrivata quando la sindaca, che non ha poteri sul consiglio comunale, ci ha letteralmente cacciato dalla maggioranza e questo solo e soltanto perché non siamo degli Yes Man”.
“Prima dell’ultimo consiglio comunale - ha tuonato Lippis - siamo stati accusati pesantemente dalla sindaca ma chi non ha voluto un confronto democratico è sempre stata lei. Nel 2017 sono stato il più votato ma la carica di vice sindaco è andata ad altri e io per il bene della coalizione ho accettato. Nel 2022 durante la scelta del candidato sindaco la mattina seguente alla votazione mi viene comunicato che avevo perso, senza però ulteriori dettagli. Qui però mi è sorto qualche dubbio visto che se abbiamo votato in 17 e 8 voti li avevo presi io e uno la Travaglini per la De Nicolis restavano solo altri 8 voti. Malgrado questo ho composto una lista che è stata determinante per la vittoria della coalizione. Dopo il voto ho rinunciato, per ampliare e ringiovanire la giunta, al posto di assessore facendo entrare l’architetto Elisa Marinelli. Le mie critiche verso l’amministrazione sono andate via via crescendo visto che i problemi da me portati in consiglio su sollecitazioni dei cittadini non erano mai presi in considerazione. A dicembre 2023 vengo chiamato dal sindaco e dalla presidente del consiglio. Alla presenza della Marinelli mi è stato detto, senza nessuna richiesta mia, che in caso di elezione della Magnacca in regione sarei diventato Presidente del Consiglio comunale. Io ho detto che avrei accettato solo se tutta la maggioranza era concorde. Nei giorni successivi mi viene consegnato un documento (ndr che il consigliere mostra ai presenti) firmato da tutti gli assessori e dai consiglieri comunali ad eccezione di Di Toro e Di Ninni che forse nel disegno di qualcuno erano già stati allontani”.
Lippis non ha poi risparmiato altre critiche. “Sul piano triennale delle opere pubbliche non risulta un solo lavoro che verrà portato a termine quest’anno perché non c’è copertura finanziaria, anzi vi diró di più nel triennio. La fine dei lavori al Bucci è fissata a gennaio 2026 ma alla mia domanda se da settembre 2026 il San Salvo e le altre società possono usufruire dell’impianto non ho avuto risposte”. Sulla lettera ricevuta nei giorni scorsi dalla maggioranza definita da qualcuno miele avvelenato il consigliere Lippis ha chiarito. “Abbiamo una dignità, queste mamme, nonne cosa gli insegnano ai figli come fregare il prossimo. L’unica cosa certa - ha concluso l’ex vice sindaco - è che nel 2027 si tornerà alle urne e saranno i cittadini a decidere”.