Lunedì, 26 Maggio 2025 VasteseNel centro di Casoli una lapide imbratta con una svasticaDura presa di posizione del sindaco Massimo Tiberini: "Chi compie questi gesti non merita la libertà che oggi possiede"Un gesto che scuote la comunità e impone una riflessione profonda. A Casoli, ignoti hanno imbrattato con una svastica la lapide del padre di una cittadina. Un simbolo d'odio inciso su una tomba che custodisce la memoria di un uomo noto per l'impegno nella lotta per la liberazione dell'Italia. A denunciare pubblicamente l'accaduto è Massimo Tiberini, sindaco di Casoli che ha espresso con fermezza la sua indignazione: «Un atto ignobile che offende non solo la memoria di una persona, ma i valori stessi della nostra comunità: libertà, democrazia e rispetto». Tiberini ha definito l’episodio «vile e vigliacco», sottolineando quanto sia fondamentale reagire e non restare indifferenti di fronte a simili manifestazioni di intolleranza. «Chi si rende protagonista di gesti come questo – ha dichiarato – non è degno della libertà che oggi ha, frutto del sacrificio di chi ha combattuto contro l’odio e il totalitarismo». Nel suo messaggio di solidarietà, l’ex primo cittadino si è rivolto anche alla famiglia della vittima di questo oltraggio: «Mi stringo a loro. E se lo vorranno, sono disponibile a sostenere ogni iniziativa che possa servire a denunciare e contrastare il clima di odio che rischia di riemergere». Il messaggio si chiude con parole che risuonano come un monito: «La memoria non si cancella. La libertà non si imbratta».
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