Venerdì, 23 Maggio 2025 Vasto

Sconcerto per la morte in carcere di Marco D'Ambrosio

Le figlie, per sapere la verità sulla fine del papà, hanno dato incarico ad un legale

La richiesta dei familiari è quella di fare chiarezza. Lo chiedono soprattutto le figlie, Natalina e Lucia, per la morte del loro papà, Marco D’Ambrosio, 50 anni, deceduto improvvisamente nel carcere di Castrogno.  Le due donne si sono rivolte all’avvocato Alessandro Cerella.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

“Marco D’Ambrosio – scrive la collega del Centro – era in carcere per un cumulo di pene passate in giudicato. Da qualche tempo non stava bene. Stando al racconto di chi lo conosceva , D’Ambrosio da quando era stato trasferito al carcere Castrogno di Teramo aveva problemi di salute . Nonostante le visite richieste nessuno lo avrebbe ascoltato o comunque dato il giusto peso ai sintomi lamentati dal detenuto ,chiedendo un ricovero in ospedale . Ieri l’avvocato Cerella ha presentato un esposto ai carabinieri di Vasto .

” Ora aspettiamo “, dice l’avvocato Alessandro Cerella ” l’esito dell’autopsia che si è tenuta in queste ultime ore. Non appena avremo i risultati decideremo il da farsi. Basta comunque morti in carcere . La pena carceraria ha la funzione rieducativa “, ricorda il legale ” e il detenuto deve essere trattato con dignità mentre sconta la pena . Soprattutto , non deve mancare il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona che spesso vengono negati. Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura certi che riusciranno a fare chiarezza su questa triste vicenda “.

I risultati dell’autopsia si sapranno fra 60 giorni.