Giovedì, 22 Maggio 2025 Abruzzo

BUCO SANITA’: REVISORI, PARERE OK MA CON MACIGNI”

“MISURE TAMPONE, CONTI 2025 FUORI CONTROLLO”

“Le misure proposte  non sono risolutive e strutturali, ma ‘tamponano’ momentaneamente una situazione d’urgenza, con il rischio che anche per l’esercizio 2025 si realizzi un risultato d’esercizio sanitario negativo da ripianare, con effetti ulteriormente peggiorativi per i bilanci futuri della Regione Abruzzo”.

Un “parere positivo con riserva”, quello espresso il 13 maggio dal Collegio dei revisori dei conti sul piano di rientro dal deficit sanitario lievitato nel 2024 a 113 milioni di euro, approvato nella seduta di martedì.

Un parere però in cui i revisori Grazia Zeppa, presidente, Valerio D’Amicodatri ed Emanuele Verini mettono nero su bianco passaggi, come quello citato, che rappresentano di fatto macigni, e pongono seri interrogativi, sulla tenuta dei conti della Regione del centrodestra di Marco Marsilio di Fdi da qui ai prossimi anni.

Il giudizio dei revisori del 7 maggio era stato “non positivo”, soprattutto per la mancanza di documentazione consegnata da parte dei dipartimenti, Bilancio, diretto da Fabrizio Giannangeli, e Salute, diretto da Emanuela Grimaldi, che avevano risposto piccati sostenendo che la documentazione non era stata richiesta.

E nel secondo parere, non a caso, i revisori citano nelle prime pagine del documento i passaggi del primo parere in cui invece c’è traccia della documentazione richiesta, citando le istruttorie e interlocuzioni con numeri dei relativi verbali, intercorse con i dirigenti coinvolti. E in modo del tutto irrituale,  si fa riferimento anche alle “comunicazione offensive nei confronti del lavoro svolto dal Collegio”, rilasciate alla stampa dall’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri.

Si lamenta comunque che ancora una volta non tutta la documentazione richiesta è stata consegnata, tanto che, ancora una volta, su aspetti dirimenti non è stato possibile esprimere un parere basato su cifre e carte dettagliate.

Una conferma insomma del clima di estrema tensione scatenato dal bubbone del deficit che provoca scontri anche dentro palazzo Silone.

Il parere ad ogni buon conto, come detto è diventato “positivo con riserva”, anche se non tutta la documentazione è stata ottenuta, riscontrata però “una situazione di equilibrio formale del bilancio 2025-2027”.

La vera riserva è però sostanziata da quattro prescrizioni formulate dal Collegio: la prima volta a sollecitare un continuo monitoraggio della spesa 2025, la seconda ad attivare tempestivamente nuove misure finalizzate a migliorare la gestione del Servizio sanitario regionale nel suo complesso, la terza a recuperare le entrate di esercizi pregressi, essendo i residui attivi, i crediti che la Regione vanta,  di ben 1.606.466.094 euro. La quarta prescrizione è rivolta ad assessorati e dipartimenti, “invitati a realizzare concrete economie”.

Entrando ancor più nel merito, il Collegio prende atto che tra la documentazione consegnata c’è quella del Ministero dell’Economia che assicura chela stima del maggior gettito dell’addizionale regionale Irpef su base annua frutterà 42.500.000 euro l’anno, dopo il controverso aumento disposto dalla legge approvata il 3 aprile, che prevede l’applicazione di aliquote differenziate in  base alla fascia di reddito: 1,67% per redditi sino a euro 28.000, 2,87% per redditi da 28.000 a 50.000 e 3,33% per redditi oltre euro 50.000.

Il Mef, prende atto il Collegio, ha inoltre comunicato che le eccedenze di gettito incassate nel 2024 sono state pari a 13.359.506 euro di Irap soggetti pubblici, e di 24.248.037 euro di addizionale Irpef, già  accreditate nel mese di gennaio 2025 sul conto di contabilità speciale di tesoreria unica intestato alla Regione Abruzzo.

Il Collegio osserva però che “trattasi di stima del Mef che potrebbe subire anche variazioni in
diminuzione, ma che viene integralmente applicata all’annualità 2025 e per 40 milioni alle annualità successive 2026-2027”. Ed è questa una ulteriore criticità che potrebbe riverberarsi negli anni a venire.

Per quanto concerne le eccedenze di gettito accreditate dal Mef nel mese di gennaio 2025 per
l’importo complessivo di  37.607.544 euro, il Collegio rileva che “le stesse sono state interamente applicate all’annualità 2025 a parziale copertura del disavanzo sanitario regionale”.  E questo rischia di produrre “effetti negativi sulle annualità successive ossia una contrazione della spesa di pari importo”.

Si ricorda a questo proposito che già la Regione ha dovuto procedere a ripianare il disavanzo sanitario del 2023 per l’importo di oltre euro 68 milioni di euro, e che il disavanzo 2024 è di oltre 113 milioni, con un incremento rispetto al 2023 di oltre il 66%. Insomma, l’invito è alla massima prudenza e sobrietà.

Ci sono poi accantonamenti da 12.956.697 euro per il 2025, da 12.535.848 euro per il 2026 e  da 12.535.848euro per il 2027, ma esse lamenta il Collegio, “non risultano illustrati in alcun documento pervenuto”, come già rammentato nel precedente giudizio, e che pertanto per il Collegio “è impossibile valutarne la congruità, la coerenza e l’attendibilità”.

Il Collegio infine non può non rilevare che “non è espressa la benché minima volontà di mettere in atto azioni continue di monitoraggio della spesa 2025, da parte degli Assessorati e dei Dipartimenti coinvolti, finalizzate a realizzare concrete economie da destinare a ridurre l’utilizzo delle entrate da eccedenze di gettito 2024 e conseguentemente ridurre gli accantonamenti per le annualità 2026 e 2027, nonché l’impegno per l’anno 2028 del futuro bilancio 2026-2028”.

Per quanto riguarda invece la documentazione richiesta e consegnate sulla “situazione attuale del bilancio regionale”, il Collegio rileva che “l’allegato ricevuto non risponde al documento richiesto, in quanto non relativo ad una situazione integrale aggiornata del bilancio 2025-2027, ma afferente ad una stampa per missione, programma, titolo della sola parte spesa”.

Altro alert il Collegio lo accende sulla “ben nota situazione sul fronte delle carenti risorse accantonate per il Tfr/Tfs del personale dipendente della Regione, come rilevato da questo Collegio già dai suoi primi verbali, situazione che verrà aggiornata compiutamente in sede di esame del rendiconto 2024”.

Inoltre ulteriori passività potenziali, potrebbero emergere “dalla verifica della situazione dei crediti e debiti reciproci verso gli Organismi partecipati, attualmente all’esame del Collegio, che potrebbero ulteriormente minare gli equilibri del bilancio 2025-2027”.

Infine dunque ecco per esteso le quattro prescrizioni che sono parte integrante e dirimente del giudizio positivo con riserva.

Agli Organi regionali competenti si chiede di “attivare tempestivamente azioni continue di
monitoraggio della spesa 2025, finalizzate a realizzare concrete economie da destinare a
ridurre l’utilizzo delle entrate da eccedenze di gettito 2024 e, conseguentemente ridurre gli
accantonamenti per le annualità 2026 e 2027, nonché l’impegno per l’anno 2028 del futuro
bilancio 2026-2028”.

Si chiede altresì “di attivare tempestivamente nuove misure finalizzate a migliorare la gestione del Servizio sanitario regionale nel suo complesso, con l’obiettivo nel medio termine di raggiungere risultati almeno in pareggio”,

E ancora si raccomanda “di attivare azioni tempestive finalizzate al recupero di entrate afferenti esercizi pregressi, il rendiconto 2024 registra un ammontare di residui attivi derivanti da esercizi ante 2024 di euro 1.606.466.094”.

Infine si chiedono “concrete in atto azioni continue di monitoraggio della spesa 2025, da parte degli Assessorati e dei Dipartimenti coinvolti, finalizzate a realizzare concrete economie da
destinare a ridurre l’utilizzo delle entrate da eccedenze di gettito 2024 e conseguentemente ridurre gli accantonamenti per le annualità 2026 e 2027, nonché l’impegno per l’anno 2028 del futuro bilancio 2026-2028”.

 Filippo Tronca

Pubblicato su AbruzzoWeb