Mercoledì, 21 Maggio 2025 Abruzzo“Farmaci negati" a Reumatologia pediatrica di ChietiDi Marco, "Marsilio in aula nega anche l'evidenza"“Voglio chiedere ufficialmente scusa alle famiglie e ai pazienti in cura nel reparto di Reumatologia pediatrica di Chieti che ieri, in aula, il Presidente Marsilio ha offeso, definito “inesistente” il caso da me sollevato riguardo alla mancata disponibilità di farmaci verificatasi mesi fa. Quella che lui ha minimizzato, come ha fatto tempo addietro incalzato nella trasmissione di David Parenzo su La 7, è stata, invece, una realtà vissuta sulla pelle di famiglie e bambini affetti da malattie rare, che hanno subito un ritardo di ben 20 giorni nella somministrazione del Tocilizumab, come l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì ammette nella risposta scritta all’interpellanza. Si tratta di bambini che non possono permettersi interruzioni o posticipazioni delle cure senza conseguenze e ciò dovrebbe bastare per rendere il fatto grave e inaccettabile. Ma si tratta anche di personale sanitario che si trova in difficoltà, nonostante la trincea dove medici e operatori sanitari tutti sono costretti a stare loro malgrado”, così il consigliere regionale PD Antonio Di Marco commenta la risposta data dagli uffici. “Il tentativo di derubricare il problema a un episodio isolato o a una semplice coincidenza con le festività natalizie è un modo furbo e anche irresponsabile di sottrarsi al dovere di governo e controllo che la Regione e chi la rappresenta ha – incalza Di Marco – . Una governance seria non si limita a “non essere informata”, come incredibilmente ammesso nel documento della ASL, ma previene, monitora, interviene. La verità è che questa sanità pubblica è abbandonata a se stessa, in balìa di debiti, ritardi, tagli e mancanza di indirizzo politico, ma senza qualcuno che si prenda le dovute responsabilità, com’è accaduto ieri, con Marsilio che si autoassolveva da debiti, mobilità passiva e tagli dicendo che avviene ovunque”. “È diventata una favola al contrario, dove la Regione, invece di essere garante dei diritti, si comporta come Alice nel Paese delle Meraviglie, fingendo che tutto funzioni, mentre intorno i cittadini soffrono, aspettano e rinunciano a curarsi. È anche per questo che, negli ultimi sei anni, la sanità abruzzese è precipitata: gli utenti fuggono verso altre regioni, si rassegnano a non curarsi oppure, come accaduto anche a me, per evitare di diventare “vittime” di attese ingiustificabili (ho provato a prenotare una tac urgente, mi è stata data disponibilità a ottobre, sic), sono costretti a ricorrere al privato, pagando di tasca propria un diritto che dovrebbe essere gratuito e universale”. “Questo non è accettabile e lo continuerò a denunciare in ogni sede, per i pazienti e i cittadini, ma anche per il personale sanitario, medico e non, che ogni giorno opera con sforzi indicibili in queste condizioni: è arrivato il momento di sederci tutti intorno a un tavolo e fare, ognuno, la propria parte. Con la situazione attuale il futuro che attende questo delicato comparto è pesante e chi governa continua a essere assente, salvo poi, messo alle strette, dire la verità con tutto il carico a danno degli abruzzesi, com’è accaduto prima con il deficit nascosto fino all’ultimo momento, poi con le tasse imposte come estrema razio e infine con gli ulteriori tagli rivelati solo dopo, pur sapendo che i fondi non sarebbero bastati, com’è palesemente emerso ieri con la proposta di legge di copertura dell’imponente disavanzo. Non si può trattare così una comunità che ha diritto e bisogno di curarsi”. |