Sabato, 17 Maggio 2025 VastoEconomia del mare, il Porto di Vasto a pieno regimeIn questi giorni le banchine del bacino si sono riempite di naviIl Porto di Punta Penna gode di ottima salute. a testimoniarlo sono anche i numeri della prima decade di maggio. Un ampio servizio sull’argomento lo ha pubblicato ieri, a firma di Paola Calvano, il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro. ” Il porto di Punta Penna continua ad essere un bacino in cui si lavora “, ha dichiarato Pietro Marino, titolare dell’Amv, Agenzia marittima vastese. ” Nonostante il periodo affatto facile per l’economia a Punta Penna si lavora. In questi giorni le banchine del bacino si sono riempite di navi e non è sfuggita l’attività di carico e scarico degli operatori. L’auspicio è che i traffici portuali portino lavoro in tutto il territorio. La salute del porto non porta benefici solo nel bacino ma coinvolge il territorio e interagisce con il tessuto della città e del suo hinterland. Nel primo trimestre 2025 il porto di Vasto ha registrato una crescita nella movimentazione delle merci pari al 14% raggiungendo 118.247 tonnellate. Ecco perchè le aziende guardano al porto come volano di sviluppo capace di svolgere una funzione interculturale e creativa generatrice di crescita economica, di alta formazione, di ricerca e cultura. Non è escluso che le aziende dell’indotto legate all’attività portuale si vedano costrette a ridurre al minimo la chiusura estiva ricorrendo al lavoro interinale per garantire le ferie al personale. A Punta Penna in questi giorni è arrivato il mercantile Baltic Harmony carico di 18 turbine destinate all’impianto eolico di Castiglione Messer Marino. Le turbine sono composte da 54 pale, 18 hub, 18 nacelle e 18 drive train. Accanto alle turbine sul piazzale si trovano anche alcuni dei 300 furgoni arrivati dalla Val di San Sagro e che dovranno essere trasferiti in Turchia. Altri 300 aspettano di essere trasferiti in altri Paesi. Sbarcate in questi giorni anche 4mila tonnellate di soda, 3mila tonnellate di sansa mentre sono in arrivo 10mila tonnellate di argilla e altrettante di feldastato oltre alle rinfuse liquide aumentate rispetto ad un anno fa dell’89%.
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