Mercoledì, 30 Aprile 2025 AbruzzoCaos Sanità: da oltre un anno senza Piano operativoSilvio Paolucci, "Con l'attuale buvo per l'Abruzzo niente Ok"“Il tavolo di monitoraggio interministeriale, “resta in attesa di ricevere con urgenza il Programma Operativo 2024 – 2026” . Nella difficilissima partita della copertura del debito della sanità abruzzese, salito a 110 milioni di euro nel 2024 e che già nel primo trimestre 2025 già supererebbe i 120 milioni di euro, pende come una spada di Damocle anche la mancata approvazione di un documento centrale per la programmazione sanitaria nel triennio, atteso oramai da più di un anno. Una grave omissione ricordata “con urgenza” dai tecnici ministeriali del tavolo di monitoraggio di dicembre, e si suppone come ricordato anche nel successivo tavolo di monitoraggio dell’11 aprile, di cui però non è noto il verbale. A ricordarlo in queste ore anche il capogruppo del Pd Silvio Paolucci, ex assessore alla Sanità e Bilancio, che spiega anche che il motivo ostativo è proprio lo scoglio del debito. “La richiesta del ministeri di ‘ricevere con urgenza il programma operativo 2024 – 2026 è anche ben più datata – spiega Paolucci -, viene atteso da oltre un anno, ma la regione non lo consegna perché non è in grado di farlo, in quanto i programmi operativi devono essere consegnati con un saldo finanziario in pareggio. Se ti presenti con il 2025 che già stai al primo trimestre con un tendenziale di meno 12o milioni la vedo insomma dura”. Questo nelle ore in cui la giunta regionale di Marco Marsilio, di Fdi, deve approvare il disegno di legge con il conto economico e con la totale copertura. La verifica finale, ha annunciato oggi l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, avverrà solo nel tavolo di monitoraggio di luglio, quando al Ministero verrà presentato il bilancio d’esercizio consolidato. Verì contesta anche la lievitazione del debito 2024 a 11o milioni, in quanto in realtà a suo dire 30 milioni sono solo sub judice, oggetto di richieste di approfondimento e verifica. Ma tutto questo per Paolucci sta a significare che “la sanità regionale è sempre più allo sbando, che il centrodestra di Marsilio non è più nemmeno in grado di pianificare le azioni a favore della salute e della cura dei cittadini. Prevenzione significa innanzitutto programmazione, e la Regione dunque non è in grado di farla, stritolata dal debito, che impedisce di approvare e dare seguito al Piano operativo”. Per Paolucci, “dalle quattro scarne parole del comunicato stampa che ha fatto seguito al tavolo di monitoraggio dell’11 aprile, ho capito una cosa sola, che sono stati trattati giustamente e purtroppo a pesci in faccia, perché nel momento in cui tu nascondi la proporzione del disastroso debito, agli abruzzesi, al consiglio regionale, ai tecnici, e lo nascondi persino ai ministeri, è ovvio che poi perdi di credibilità. Mi chiedo anche cosa hanno da dire i revisori dei conti delle Asl, quale è il loro ruolo in questo tsunami finanziario, che ci porta dritti dritti sull’orlo del baratro e del commissariamento”. A proposito di commissariamento, Paolucci ribadisce infine quello che è stato espresso in un nota di oggi del Partito democratico. “Davanti a questi numeri purtroppo l’ipotesi è concreta, e non vorrei che Marsilio voglia in cuor suo arrivare proprio a questo, perché divenendo commissario pensa magari di riuscire a gestire ancora di più in modo solitario, la Regione e la sanità. Quando, finora, il punto vero è che la Regione non ha avuto alcun tipo di governance, non riesce ad approvare un programma operativo, non riesce a coprire l’enorme disavanzo che si sta accumulando e di cui la stessa Regione, temo, non ne conosce nemmeno a pieno l’entità”. |