Martedì, 15 Aprile 2025 Abruzzo

Record denatalità in Abruzzo: Ancora calo dei residenti

Santa Maria Imbaro è il Comune più giovane

In Abruzzo, come nel resto del Paese, si è raggiunto un nuovo record di denatalità: i nati sono 7.578 (-445 rispetto al 2022), con una riduzione di un terzo rispetto ai circa 11mila nati di inizio millennio (anno 2000).

Lo rileva l’Istat, che ha diffuso i dati regionali del Censimento della popolazione aggiornato al 2023.

Il saldo naturale nella regione conferma la dinamica sfavorevole in corso, caratterizzata da un eccesso dei decessi (15.829) sulle nascite.

La diminuzione del numero dei nati è determinata sia dalla contrazione della fecondità, sia dal calo della popolazione femminile in età riproduttiva (15-49 anni).

Prosegue il trend decrescente del tasso di natalità, dal 6,3 per mille del 2022 al 6,0 del 2023, valore più basso della media nazionale (6,4 per mille abitanti).

Tra le province, il maggior decremento (da 6,6 a 5,9 per mille nel 2023) si riscontra a Pescara; il valore minimo del tasso si registra a L’Aquila (5,8 per mille), il valore massimo a Teramo (6,3 per mille).

Rispetto all’anno precedente il numero dei morti diminuisce di 951 unità. Il decremento è del 5,7% sul 2022, inferiore al valore nazionale (-6,1%), e riguarda soprattutto la componente più anziana della popolazione, all’interno della quale si concentra la maggior parte dei decessi. Si tratta di un collettivo che, soprattutto nella sua componente più fragile, è stato particolarmente colpito dall’eccesso di mortalità negli anni della pandemia 2020-2022.

Conseguentemente, il tasso di mortalità in Abruzzo scende dal 13,2 nel 2022 al 12,5 per mille nel 2023, risultando tuttavia più elevato del tasso nazionale (11,4 per mille), in presenza di una popolazione mediamente meno giovane.

Nel confronto provinciale, le due province più giovani, Pescara e Teramo, presentano valori vicini alla media nazionale e il maggior decremento dei tassi di mortalità.

E la popolazione residente in Abruzzo, definita sulla base del Censimento al 31 dicembre 2023, ammonta a 1.269.571 residenti, in calo rispetto al 2022 (-3.056 individui; -0,2%); più della metà della popolazione vive nelle province di Chieti e Pescara (53,8%). Le donne sono il 51% della popolazione residente, superando gli uomini di oltre 25mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile.

L’età media si innalza rispetto al 2022 da 47,2 a 47,4 anni. Pescara e Teramo sono le province più giovani (rispettivamente 47,0 e 47,1 anni), L’Aquila e Chieti quelle più anziane (47,9 e 47,7 anni).

La diminuzione della popolazione rispetto al 2022 è frutto dei valori negativi del saldo naturale, di quello migratorio interno e dell’aggiustamento statistico, cui si contrappone in modo insufficiente il valore positivo del saldo migratorio con l’estero.

In valore assoluto la perdita più consistente è quella della provincia di Chieti (-1.421 residenti), seguita da L’Aquila (-974) e da Pescara (-864); in termini relativi, la diminuzione maggiore si registra nella provincia di Chieti (-0,4%). In controtendenza Teramo, l’unica provincia a registrare un incremento della popolazione (+203 residenti; +0,1%).

Oltre la metà della popolazione risiede nelle due province di Chieti (29,2%), dove i residenti sono 371.219, e Pescara (24,6%), dove i residenti sono 312.246. Segue la provincia di Teramo, che con 299.274 residenti raccoglie il 23,6% dei residenti della regione. L’Aquila, con una popolazione pari a 286.832, ospita il 22,6% dei residenti.

Gli stranieri censiti sono 85.828 (+2.924 rispetto al 2022), il 6,8% della popolazione regionale. Provengono da 159 Paesi, prevalentemente da Romania (25,1%), Albania (12,8%) e Marocco (9,5%).

Meno di un quarto della popolazione (23,1%) vive nei quattro comuni con oltre 50.000 abitanti (Pescara, L’Aquila, Montesilvano e Teramo) e poco più di un quinto nei nove comuni con popolazione tra 20.001 e 50.000 abitanti (22,3%).

Tra i dati spiccano i comuni con particolari caratteristiche: il più piccolo è Montelapiano (Chieti), con 69 residenti; il più giovane è Santa Maria Imbaro (Chieti), con un’età media di 43 anni, mentre il più anziano è San Benedetto in Perillis (L’Aquila), la cui età media è 64,7 anni; quello con il maggior incremento è Montebello sul Sangro (Chieti), dove la popolazione è aumentata del 7,4%, mentre quello con il maggior decremento è Castel del Monte (L’Aquila), con una flessione dell’8%; quello con il maggior incremento di stranieri è Turrivalignani (Pescara), con una variazione del +96,6%.